Ma se l’agroalimentare va così bene perchè non si incentiva di più?
Mipaaf ci fa sapere che l’export agroalimentare è salito a 27,9 mld in 9 mesi e solo nel mese di settembre ha toccato quota 3,4 mld. Una magnifica notizia per il nostro Pil. La crescita è stata di quasi 4 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Lo afferma il ministero delle politiche agricole sulla base degli ultimi dati Istat sul commercio estero. Nel solo mese di settembre l`export agroalimentare è cresciuto del 6,3% in più rispetto al 2015. “Un risultato importante”, ha detto oggi il ministro Maurizio Martina, “che dimostra come il settore agroalimentare rappresenti uno dei settori strategici per la crescita del nostro Paese. Con il piano per l`internazionalizzazione del Made in Italy il Governo sta lavorando per favorire la crescita e conquistare nuovi spazi sui mercati internazionali, contrastando l’italian sounding”. Oltre alla lotta al falso il governo si è mosso anche sul campo della promozione come la “Settimana della cucina italiana nel mondo”, un evento che si terrà dal 21 al 27 Novembre e che con le Ambasciate, i Consolati, gli Istituti italiani di Cultura e con la collaborazione di chef italiani di fama internazionale rappresenterà l`occasione per far conoscere e promuovere i grandi prodotti dell`agroalimentare italiano. Ma se va così bene all’estero perchè non sfruttare questi ultimi 18 mesi di successi (da Expo in avanti) per incrementare e fare il vuoto con le altre realtà internazionali. L’agricoltura da noi è bistrattata. Si potrebbero pensare e mettere in pratica operazioni di finanziamenti, aiuti a chi già opera nel settore e favorire ulteriormente la nascita di nuove realtà, magari specializzate e di nicchia. Siamo un popolo di agricoltori e contadini. Ritorniamo alla terra e ai suoi frutti.