Ribaltata l’ACB della Torino-Lione. Una lettura critica valuta benefici fino a 1,5 miliardi di euro.
Il 12 febbraio 2019 è stata presentata al governo l’Analisi Costi-Benefici (ACB) della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, voluta dall’attuale Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e redatta dal gruppo di lavoro sulla valutazione dei progetti coordinato da Marco Ponti, Professore Ordinario di Economia applicata al Politecnico di Milano. L’analisi stima un valore attuale netto economico (VANE) negativo pari, rispettivamente, a -6.995 milioni di euro, considerando i costi “a finire”, e a -7.949 milioni di euro, facendo riferimento al costo intero (comprensivo del costo della Fase Preliminare, consuntivato al 31/08/2018 in 1.397 milioni di euro). Il valore attuale dei benefici ammonta a 5,417 miliardi di euro, contro un valore attuale dei costi di 12,412 miliardi.
Questi alcuni temi indagati nell’“Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione”, condotta dal Centro Studi di Fondazione Ergo.
Di seguito, alcuni dati:
Il costo dell’investimento è sovrastimato, in quanto si analizza una visione europea del progetto anziché una italiana, conteggiando anche la quota a carico della Francia e si considera il costo della tratta nazionale di 200 milioni di euro per la riqualificazione e il potenziamento dello scalo di Orbassano, che non fa parte della Torino-Lione;
Nell’ACB originaria, si utilizza la regola “metà dell’headway”, che dimezza i tempi (infatti, viene conteggiato il risparmio di un’ora);
Il costo sociale per ogni decesso evitato viene stimato dalla UE pari a 1,87 milioni, per un ferito grave 243 mila euro. Questi numeri si potranno ridurre grazie alla nuova ferrovia, che comporterà un minor uso del trasporto su gomma sia passeggeri sia merci, quindi un minor numero di feriti e morti per incidente;
Nel calcolo della riduzione delle emissioni di CO2 per il passaggio da gomma a ferro, sono stati considerati soltanto i veicoli di classe Euro 5 e 6, mentre il parco circolante italiano è caratterizzato principalmente da veicoli euro 0-1-2-3-4 ad alto impatto inquinante;
Viene calcolato il calo nel gettito delle accise (e dei pedaggi) tra i costi, fattori da considerare in un’analisi finanziaria e non economica; ciò significa, inoltre, auspicare un maggiore consumo di carburante, per avere maggiori entrate nelle casse dello Stato
“Analisi costi-benefici” è il tema centrale del quarto numero de “I Quaderni di approfondimento”, la collana di Fondazione Ergo dedicata ad analizzare il panorama industriale italiano.
È possibile leggere e scaricare il quarto “Quaderno” a questo link goo.gl/ayjjU