Con l’inaugurazione del prossimo 28 giugno prende il via il progetto Bits of Future: Food for All basato sull’utilizzo della tecnologia Hyst (Hypercritical Separation Technology) per la sicurezza alimentare ed energetica nei Paesi in via di sviluppo. Il nuovo impianto industriale è stato finanziato dai soci di Scienza per Amore, progettato e costruito dai dipartimenti tecnici della Biohyst. L’impianto sarà destinato alla lavorazione delle biomasse provenienti dai Paesi Africani che hanno già aderito ufficialmente all’iniziativa, e dai Paesi che aderiranno in futuro.Si tratta di una tecnologia italiana, brevettata a livello mondiale, che è in grado di trasformare qualsiasi sostanza vegetale, anche di scarto, in alimenti ad alto profilo nutrizionale e biocarburanti di seconda generazione, con prospettive di utilizzo nei settori della chimica verde e della farmacopea. Dopo anni di sperimentazione finanziata dai soci dell’associazione Scienza per Amore, iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche del MIUR. In seguito alle certificazioni ufficiali ricevute dall’Università di Milano, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero della Salute sulla validità della tecnologia e dei prodotti ottenibili tramite il processo Hyst. Visto l’interesse ufficiale espresso enti scientifici (ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dai ministeri (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente), nonché da associazioni di categoria come Unione Petrolifera, Confindustria e Confindustria Energia, tutti pronti a definire un programma di lavoro su un impianto Hyst.
Ricevuto l’interesse ufficiale di 7 Paesi Africani alla realizzazione del progetto. Ricevuto il plauso della Presidenza della Repubblica Italiana e la disponibilità dei vertici della Banca Mondiale di Washington e della Banca Africana di Sviluppo di Tunisi, al sostegno dei Paesi Africani che hanno già aderito ufficialmente al Progetto. Si può dare finalmente il via alla realizzazione operativa del progetto di cooperazione internazionale Bits of Future: Food for All. Tutto questo nonostante, circa cinque anni fa, ha avuto inizio un attacco giudiziario con accuse false e infamanti mirate a colpire il Progetto Umanitario, il suo promotore Danilo Speranza e alcuni membri di Scienza per Amore.
Per una strana “coincidenza” di eventi, infatti, nel luglio del 2009, a sole 24 ore dalla firma che sanciva l’acquisizione della tecnologia, Danilo Speranza e altri sostenitori del progetto sono stati strumentalmente denunciati di diversi reati a oggi mai supportati da prove. Queste denunce e la modalità anomala con cui i vigili di Roma hanno condotto le indagini, hanno portato nel 2011 al sequestro di un impianto Hyst destinato ai test sulle biomasse africane. Il 28 giugno 2014, sarà inaugurato il nuovo impianto Hyst. Il primo passo del progetto umanitario Bits of Future: Food for All, una realtà che smonta le tesi utilizzate per l’attacco giudiziario perpetrato dai vigili di Roma incaricati delle indagini.