Export: le previsioni del Centro studi Confindustria prospettano una crescita del 43% per il 2021, con sviluppi soprattutto negli Emirati Arabi, Cina e Russia.
Secondo il Centro studi di Confindustria che ha realizzato una stima e una indagine in collaborazione con Prometeia, l’export di prodotti italiani di fascia medio-alta nei mercati emergenti nel 2021 raggiungerà un valore di 15 miliardi di euro, con un rialzo del 43% (4,5 miliardi) rispetto ai livelli dello scorso anno.
E’ la stima emersa dalla settima edizione della ricerca ‘Esportare la dolce vita’, presentata oggi a Milano dal
Centro studi di Confindustria e Prometeia, azienda di consulenza, software e ricerca economica.
L’indagine analizza il potenziale delle vendite dei prodotti ‘belli e ben fatti’, dal food ai prodotti di occhialeria, in 30 nuovi mercati tra 2016 e 2021.
La meta più interessante per il nostro export è rappresentata dagli Emirati Arabi, seguiti da Cina e Russia. La domanda sara’ trainata soprattutto dai cosiddetti ‘nuovi ricchi’, la fascia di clienti benestanti che ha già spinto le vendite di prodotti italiani a 10,4 miliardi nel 2015 dai 7,6 miliardi nel 2010.
Tra le ‘vetrine di promozione’ per la filiera ci sono infatti l’alberghiero di alta fascia e il nautico, considerati come ‘porte d’accesso’ sul made in Italy per i nuovi target di clientela.