Agroalimentare, 500 imprese lombarde vanno in vetrina all’estero. Ecco il portale gratuito in tre lingue per fare business nel mondo
UN SETTORE DA 53 MILA IMPRESE E 120 MILA ADDETTI
Si va dall’azienda di bibite ed acqua minerale al laboratorio artigianale di pasta fresca, ravioli e pasta trafilata a bronzo con le certificazioni religiose halal e kosher alla cioccolateria, al distretto del design che esporta in America, Giappone e Hong Kong, dalla panetteria storica che ha reso i panzerotti parte della tradizione alimentare meneghina dello scorso secolo all’azienda agricola specializzata in latte e formaggi che vende online i propri prodotti. E poi le birrerie, quella nata dalla volontà di un principe austriaco che in pochi anni si è imposta sul mercato nazionale e quella artigianale che offre ricette tipiche dell’Europa Orientale da cui provengono i titolari.
UN PORTALE IN TRE LINGUE PER L’AGROALMENTARE MADE IN ITALY
Sono alcune delle imprese milanesi del settore agroalimentare presenti sul portale Italian Quality Experience, un progetto promosso da Camera di commercio di Milano insieme a Unioncamere e alle altre Camere di commercio italiane, dedicato al made in Italy agroalimentare e alla promozione delle sue eccellenze nel mondo.
Il portale Italian Quality Experience, una piattaforma online gratuita in 3 lingue (italiano, inglese e spagnolo) su cui sono presenti sulla base dei dati anagrafici aziendali tratti dal registro delle imprese oltre 700 mila imprese agroalimentari italiane http://www.italianqualityexperience.it/.
STORIE VERE DI 5000 IMPRESE
tutte le imprese possono aggiungere informazioni, foto e video sulla propria attività gratuitamente. Ad oggi sono quasi 5 mila quelle che hanno creato una propria vetrina online, integrando le informazioni aziendali e produttive con schede dei prodotti venduti o curiosità sul business e la storia dell’impresa. Quasi 500 le lombarde (10% italiano). Pavia è la prima provincia (78 imprese del settore, 17,4% lombardo) seguita da Milano (69, 15,4%) e Brescia (67, 15%).
LE 14 FILIERE CONSIDERATE NEL PROGETTO
14 sono le filiere considerate nel progetto: olii di semi; ortaggi e frutta, fiori, spezie, miele e condimenti; vini, spumanti e distillati; cacao, cioccolati e pasticceria; caffè, tè, succhi ed acque minerali; latte e formaggi; cereali, pane, pasta e dolci; riso; produzione ittica; allevamento, carni e la loro lavorazione; birre; macchine per la produzione agroalimentare; olio d’oliva, chimica per l’agricoltura. “L’agroalimentare è da sempre uno dei punti di forza e riconoscibilità a livello mondiale del nostro territorio ma anche uno dei settori in cui è maggiore il fenomeno della contraffazione internazionale”, dice Giovanni Benedetti, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e direttore di Coldiretti Lombardia. “E’ importante per questo sostenere le imprese del settore, soprattutto le piccole e medie, con azioni e strumenti di promozione mirata che consentano di aumentare la loro visibilità anche internazionale, promuovendone la qualità e autenticità dei prodotti”.
Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano sono 53 mila le imprese nel settore agroalimentare in Lombardia con 120 mila addetti su 1 milione in Italia. In Lombardia, di queste, 46 mila sono nell’agricoltura e 6 mila nell’industria alimentare e delle bevande. Tiene il settore per numero di imprese tra il 2014 e il 2015. In Lombardia Brescia ha 11 mila imprese e 18 mila addetti, Milano 5 mila con 31 mila addetti, Mantova 8 mila imprese, con 14 mila addetti, Pavia 7 mila imprese con 8 mila addetti, Bergamo 6 mila imprese con 11 mila addetti, Cremona 4 mila imprese con 11 mila addetti.