Secondo l’Osservatorio “The world after lockdown” di Nomisma se nel 2019 la quarantena, l’incremento del tempo libero, la voglia di distrarsi dalle notizie di cronaca e il desiderio di circondarsi di cose belle e piacevoli hanno fatto crescere la passione per il verde.
In Italia il 7% ha iniziato a praticare l’hobby del giardinaggio proprio durante il lockdown
Oggi si stima che 19 milioni (39% della popolazione) di dedica al giardinaggio, con un incremento netto di donne e Millennials (12% le new entry).
Ma se il giardinaggio è passione antica, i mezzi con cui si affronta oggi sono quelli dei nostri tempi: da Pinterest a Instagram fioriscono hashtag #plantlovers, foto e profili dedicati al verde di casa.
Il grande successo dei marketplace che vendono piante e fiori
Tra le startup più diffuse e consolidate in Italia c’è Flob, www.flobflower.com, piattaforma per la vendita online di piante in vaso nata nel 2017 dall’intuizione di Francesco Bovo, che a distanza di quasi 5 anni dalla fondazione del portale conferma il target.
A quattro anni dal lancio di Flob ci puoi raccontare evoluzione e percorso di crescita? Quali step più importanti?
Abbiamo lanciato Flob nel 2017, e da subito abbiamo impostato il nostro percorso di crescita valutando un orizzonte temporale triennale.
Abbiamo formulato obiettivi a step per quanto riguarda l’ottimizzazione e il miglioramento miglioramenti di tutti i processi.
Mi riferisco alla scelta del catalogo prodotti sempre in aggiornamento, alla ricerca di un packaging che rispondesse alle necessità del prodotto e anche attenzione verso la sostenibilità dei consumatori
Infine l’ottimizzazione della UX del sito, aspetto cruciale di ogni e-commerce. Tra gli step che sono diventati pietre miliari del nostro percorso oltre la release sulla nuova piattaforma, che abbiamo lanciato nel 2020.
Nel 2020 sono arrivati una nuova sede e un magazzino che ci hanno fatto aumentare la capacità produttiva e sostenere l’aumento dei volumi nel periodo Covid.
Il 2020 è stato un anno complesso per molti ma il settore dell’ecommerce ha raggiunto traguardi impensabili.
Lato Flob come avete vissuto il 2020? Quali cambiamenti avete attuato? Cosa è cambiato?
E’ stato un anno Folle e come per la gran parte degli e-commerce, ci siamo trovati a gestire una crescita esponenziale di ordini, pochi giorni dopo il primo Lockdown.
Il Covid ha messo alla prova il nostro modello di business, stressando del tutto i flussi e i processi avviati.
La nostra flessibilità ci ha permesso di gestire e modificare velocemente tutti i processi, ci ha fatto prendere velocemente la decisione di dotarci di un nuovo magazzino molto più grande, e permesso di lavorare sulle nostre abituali operation per aumentare la capacità produttiva.
Futuro: quali sono le strategie previste? Come sarò lo scenario dei prossimi anni?
Il futuro di Flob vede il miglioramento e il proseguo della crescita delle vendite e-commerce.
Il settore Green è aumentato grazie anche al boost generato dal Covid e siamo convinti che questo focus rimarrà sull’Online.
Come brand Flob continueremo ad ampliare la gamma delle Private Label a marchio Flob per i prodotti accessori e stiamo creando e sviluppando innovazioni dedicate al settore green.
Siamo impegnati sullo studio continuo dei processi che migliorano l’esperienza d’acquisto e rendono soddisfatti i nostri clienti.