Sono 900 i milioni di euro annui in dotazione previsti dal decreto interministeriale firmato il 16 febbraio 2016 che disciplina il nuovo Conto Termico che finalmente ha ottenuto il parere positivo dei ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e dell’Agricoltura Federica Guidi, Gian Luca Galletti e Maurizio Martina, ed è stato pubblicato sul sito del MISE.
Inizialmente il nuovo Conto Termico, il sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni avrebbe dovuto essere approvato entro la fine del 2014 come stabilito nello Sblocca Italia, che a seguito del flop del sistema di incentivazione precedente – previsto dal decreto legislativo n. 28-2011 – ha dato al MISE, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, l’incarico di riscrivere le regole del Conto Termico, promuovendo la semplificazione procedurale dello strumento.
COSA PREVEDE IL CONTO TERMICO
Dopo aver ottenuto il via libera della Conferenza Stato-Regioni a gennaio di quest’anno, e il parere positivo dei ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, il decreto interministeriale del 16 febbraio 2016 è stato pubblicato sul sito del MISE. Si attende ora la pubblicazione in GU: 90 giorni dopo il decreto entrerà in vigore. Il nuovo sistema introduce una serie di semplificazioni per facilitare l’accesso agli incentivi da parte di cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. Tra le novità più rilevanti la percentuale di incentivazione, pari al 50% dell’investimento per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F, e al 55% se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianti di climatizzazione invernale. Percentuali innalzate per le ristrutturazioni che portino gli edifici della Pubblica amministrazione nella fascia ‘energia quasi zero’: in questo caso, infatti, l’incentivo può raggiungere il 65%.
La nuova versione del testo introduce un catalogo di prodotti prequalificati per l’efficienza energetica, che ridurrà quindi i tempi di valutazione da parte del GSE, e la possibilità che l’incentivo previsto possa essere erogato anche in un un’unica soluzione. Per importi fino a 5mila euro, sia per i privati che per le PA, l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata. Inoltre, si dimezzano i tempi per l’erogazione degli incentivi rispetto alla precedente versione del Conto Termico, e si passa da 180 a 90 giorni dalla conclusione della procedura. Invariata la dotazione finanziaria: come nella versione precedente su 900 milioni di euro annui, 700 sono destinati ai privati e imprese e 200 milioni per le PA. Nel nuovo Conto Termico viene a cadere l’iscrizione per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 KW (nella versione precedente l’iscrizione era prevista per gli impianti di potenza compresa tra 500 e 1000 KW).