Trafalgar. Investire nelle eccellenze di settori diversi
Un successo da 80 milioni di fatturato

_mg_5805_Flavio Piero Graziano GiacominiAnni Cinquanta del secolo scorso. Nel modo più classico del self-made man, il giovane apprendista Piero Giacomini (al centro della foto con Flavio, alla sua sinistra, e Piero, alla sua destra) si trasforma a poco a poco in imprenditore iniziando un percorso di successo nel settore del valvolame/rubinetteria.  Nel clima euforico del Dopoguerra e con il boom edilizio degli anni Sessanta il settore va bene. Le richieste non mancano anche per i decenni successivi. Con gli anni Settanta arriva l’internazionalizzazione, con l’apertura di filiali di distribuzione in Germania, Belgio, Francia e Svizzera e lo sviluppo di nuovi mercati.

Nel 1978 Piero Giacomini comprende l’importanza dello studio e dell’applicazione delle nuove tecnologie a controllo numerico e dell’avvento della robotica, e rileva una storica società di San Maurizio d’Opaglio (Novara) specializzata in meccanica di precisione. Da quell’azienda nasce Tecnomors, considerata oggi un punto di riferimento a livello mondiale per le applicazioni della robotica. Ed è proprio da Tecnomors che inizia lo sviluppo di un gruppo industriale e finanziario basato esperienza, la tecnologia, automazione e qualità. Uno sviluppo effettuato grazie alla discesa in campo, negli anni Novanta, della seconda generazione della famiglia.

L’attività di Trafalgar  che opera come un fondo di private equity, è focalizzata su tecnologie di settori affini e privilegia e valorizza le sinergie tra le società partecipate che a oggi tra quote di maggioranza e minoranza ammontano a  40 società quotate e non quotate operanti in diversi settori: industria idronica, healthcare, medicale, biotecnologie, automazione, robotica, aerospaziale, finanza, energia, energie rinnovabili, beni di lusso, infrastrutture, immobiliare e comunicazione. Il gruppo conta oggi un fatturato aggregato di circa 80 milioni di euro e capitale investito per 60 milioni di euro, impiegando 125 collaboratori diretti in tutto il mondo, con unità produttive e operative in Italia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.

Grazie all’intuizione imprenditoriale dei Giacomini Tecnomors si è trasformata da azienda specializzata di meccanica in un importante punto di riferimento per la componentistica d’automazione e la robotica. Una crescita che nel 2011 ha permesso una joint venture con una omologa azienda americana, che ha portato investimenti e know how sul territorio, con l’obiettivo di sviluppare a San Maurizio d’Opaglio (Novara) un polo tecnologico per l’equipaggiamento di robot in Europa. E i primi successi non si sono fatti attendere. Un primo importante riconoscimento internazionale è arrivato dalla tedesca BMW che utilizzerà nel suo nuovo stabilimento in Cina la tecnologia prodotta nel nuovo polo tecnologico nato dalla joint-venture.

Più recentemente, Piero, Graziano e Flavio Giacomini hanno acquisito l’ Ivr di Boca (Novara), leader da circa 40 anni nel BMW L’azienda esporta in oltre 60 Paesi del mondo (erano 21 nel 2002, quando i Giacomini l’hanno acquisita), e vanta ben 30 certificazioni. E così come è stato fatto con le aziende  Ivr e Tecnomors, oggi il gruppo Trafalgar si occupa di investire in attività già presenti sul mercato per sviluppare nuovi progetti o in fase di start up per lanciare idee innovative e promettenti, sostenendo il meglio del Made in Italy nell’espansione internazionale. Trafalgar investe in partecipazioni sia di maggioranza che di minoranza, in imprese quotate e non quotate, con una filosofia che tende a conservare il management e cerca la partnership con l’imprenditore.

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