Il mistero dell’oro di Dongo è il giallo scritto da Paolo Di Vincenzo, giornalista e musicologo abruzzese. Il libro è stato pubblicato su Smashwords.com in e-book (per non distruggere nemmeno un albero) ed è disponibile per la lettura sul computer (pdf o rtf) e per tutti i device (Ipad, Kindle, Nook…). Il costo è volutamente basso ( 3,88 euro, meno di un pacchetto di sigarette, solo che leggere non nuoce gravemente alla salute).Da poco è disponibile su Amazon anche in versione cartacea, ma solo on demand, così comunque si stampano solo le copie effettivamente richieste.
Un mistero insoluto da quasi 70 anni, un tesoro nascosto e poi dissolto, un carteggio mai trovato di cui si è tante volte favoleggiato che potrebbe far riscrivere la storia dell’Europa. Sono gli ingredienti di questo lavoro di fiction dove a elementi reali, l’oro di Dongo (il tesoro che Mussolini e i suoi gerarchi si portavano dietro nell’aprile 1945 per garantirsi la fuga dall’Italia che stava per essere liberata dal fascismo), il Vittoriale in cui Gabriele D’Annunzio venne più o meno confinato, se ne mescolano altri puramente immaginari, con un giornalista di Pescara coinvolto in un caso più grande di lui. Storia e invenzione si fondono in un giallo dagli esiti imprevisti e imprevedibili. Un plot inventato ma verosimile, dove servizi segreti, poteri forti, rigorosi servitori dello Stato e giornalisti indipendenti si fronteggiano come tante, troppe volte, è accaduto nella storia recente dell’Italia. L’autore sta lavorando alla versione cinese e spagnola.
Paolo Di Vincenzo è nato a Pescara il 9 dicembre 1961. Nel 1985 si laurea in Musicologia al Dams di Bologna. Nel 1986 comincia a collaborare, come critico musicale, con “il Centro“, il quotidiano dell’Abruzzo di cui è stato caposervizio fino al 5 settembre 2011. Adora la musica, quella buona di qualsiasi genere, la buona cucina e le opere di John Fante e del figlio Dan Fante, di cui è amico fraterno. Con la moglie, Marina Di Crescenzo, ha aperto un sito Internet: www.arteabruzzo.it