Con una disponibilità effettiva iniziale di 100 milioni di euro il nuovo fondo voluto da Anthilia Capital Partners – presieduta da Eugenio Namor – www.anthilia.it – e Banca Akros – www.bancaakros.it – , banca d’investimento e private banking del gruppo Banca Popolare di Milano, supporterà da subito i processi di sviluppo e internazionalizzazione delle Pmi. Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Banca Carige, Banca Carim e Banca Etruria sono i partner dell’iniziativa che hanno sottoscritto integralmente l’investimento.Il fondo – grazie all’impegno del pool di banche territoriali, coordinate da Banca Akros, è il primo nel suo genere che può già contare su una disponibilità effettiva iniziale di 100 milioni di euro, pronta per essere investita. Il progetto è nato grazie al supporto e alla partnership di 7 tra le principali banche regionali italiane, rappresenta una fonte di finanziamento complementare al credito bancario per le Pmi e un’opportunità per supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese sui mercati globali.
Le banche investiranno direttamente nelle emissioni proposte per almeno il 10% dell’importo garantendo così una capillare presenza al fianco delle Pmi su tutto il territorio nazionale. Anthilia Bond Impresa Territorio è un fondo chiuso di ‘private debt’ e riservato a investitori qualificati; il fondo investirà in strumenti di debito, prevalentemente minibond emessi da Pmi residenti in Italia, e avrà durata massima di 10 anni, con dimensioni di partenza pari a 100 milioni di euro già sottoscritti. Il fondo è promosso e gestito da Anthilia Capital Partners Sgr – con un patrimonio gestito al 31 ottobre 2013 di 500 milioni di euro – e collocato insieme a Banca Akros, nel ruolo di arranger dell’operazione.
Partner dell’iniziativa saranno Crif Rating Agency, che esprimerà un giudizio sugli emittenti proposti, assegnando loro un rating e lo Studio Legale Orrick che assisterà l’emittente per l’ammissione delle obbligazioni sul mercato extramot pro di Borsa Italiana.
“Il fondo permetterà alle banche partecipanti di proporre ai propri clienti operazioni di dimensioni superiori a quelle normalmente consentite dai propri limiti patrimoniali e di concentrazione e di ottenere un’ampia diversificazione geografica e settoriale degli investimenti riducendo la rischiosità del portafoglio”, dice Marco Turrina, amministratore delegato di Banca Akros. “Il modello operativo e organizzativo del fondo prevederà inoltre, a tutela degli investitori, l’istituzione di un comitato con funzioni consultive i cui componenti saranno nominati dalle banche partecipanti al primo closing del fondo e dagli altri principali investitori che vorranno aderire successivamente”.