Mentre i carabinieri fanno spegnere gli impianti a carbone di Vado Ligure di Tirreno Power, sarebbero in corso trattative per la vendita delle quote Sorgenia. Il gruppo in costante e pesante passivo, fondato da Carlo De Benedetti nel ramo energia sta cercando tramite alienazioni di ricavare il necessario per convincere le banche a varare un piano di salvataggio anche se il presidente di Gdf Suez Energia Italia Giuseppe Gatti, smorza le aspettative “Non stiamo considerando modifiche della compagine azionaria”, ha detto a proposito dell’ipotesi che la società salga in Tirreno Power, di cui è azionista con il 50% (insieme a Sorgenia che ha il 39%, e a Hera e Iren, con il 5,5 ciascuna). E pensare che per promuove l’accesso all’energia moderna per tutti è stata presentata qualche giorno fa la campagna Wame & Expo 2015, realizzata dall’associazione World Access to Modern Energy & Expo 2015 costituita da A2A, Edison, Enel, Eni, E.ON Italia, Gas Natural Italia, Gdf Suez Energia Italia e Tenaris.
“Wame & Expo2015”, da qui all’Esposizione universale di Milano, dovrebbe sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale riguardo alla mancanza di accesso alle moderne forme di energia: promuovendo iniziative di ricerca scientifica – speriamo anche in campo ambientale – , tecnologica, economica e sociale per eliminare e superare le barriere che rendono l’energia moderna poco accessibile; alimentando la conoscenza e la divulgazione delle buone pratiche e dei casi e progetti virtuosi già in essere nei territori.
Ancora oggi un miliardo e trecento milioni di persone non hanno accesso all’elettricità; è più del 40% della popolazione mondiale non ha accesso a infrastrutture energetiche con sufficienti standard di qualità e di efficienza. Questo stato di cose accentua le situazioni di povertà estrema e provoca forti impatti sui cambiamenti climatici. Inoltre, circa il 38 % della popolazione mondiale non ha accesso a una fonte di energia pulita per la cottura del cibo e per il riscaldamento e continua a ricorrere alla tradizionale combustione di legna, altri materiali vegetali e anche materiali di origine animale, con un conseguente inquinamento dell’aria entro dentro le abitazioni.
Chissà se l’Organizzazione Mondiale della Sanità che stima in oltre 1,45 milioni il numero di persone che muoiono prematuramente ogni anno a causa della combustione di legna, è impegnata nello stabilire quanti ne muoiono a causa dell’inquinamento provocato dalle centrali elettriche e a gas?