Nei giorni scorsi si sono tenute alcune riunioni presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali che sta lavorando per cercare ogni possibile soluzione ai problemi che derivano dalla legge 205 del 2008. Per adeguarsi alla legge (…)(…) le imprese locali saranno costrette a separare la produzione di Mozzarella di Bufala Campana DOP da quella delle altre produzioni, e dovranno costruire nuovi stabilimenti nei quali traslocare la produzione degli altri prodotti tipici del Mezzogiorno – fiordilatte, scamorze, ricotte, mozzarelle di latte misto – formaggi che hanno un ruolo fondamentale per l’economia locale. Assolatte ha proposto al Ministero di modificare la norma, imponendo la separazione spaziale delle diverse produzioni all’interno dello stesso stabilimento e una totale tracciabilità del latte e dei prodotti finiti. “Siamo in prima fila quando c’è da sostenere la qualità delle produzioni, la corretta informazione del consumatore e la necessità di garantire una concorrenza leale tra le imprese, ma la legge del 2008, approvata in un momento storico particolare, comporta oneri eccessivi per il tessuto produttivo della Campania e del Lazio, costi che ci sembrano ingiustificati – ha dichiarato Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte.
Sono centinaia i caseifici che nel pieno rispetto delle regole oltre alla Mozzarella di bufala DOP producono e commercializzano altri prodotti. A causa della legge queste aziende sarebbero costrette a decidere – loro malgrado – di abbandonare la produzione della DOP, che – va ricordato – è la più importante eccellenza casearia del Mezzogiorno. Apprezzando la sensibilità e l’operato del Ministro, l’auspicio di Assolatte – che ha fatto proprio il grido di allarme di tutte le imprese casearie interessate – è che si giunga presto ad una soluzione ragionevole, che permetta di lavorare serenamente, nell’interesse della filiera e dei consumatori.