Le Partite Iva rappresentano, tutte insieme, il 70% del Pil nazionale, cifra che chiarisce come siano proprio questi soggetti a formare la vera spina dorsale dell’economia italiana. Frustrati, vituperati, strattonati e spesso abbandonati al loro destino i professionisti e le piccole imprese devono affrontare, ogni giorno, svariati problemi, senza essere rappresentati su nessun tavolo politico e sociale. E’ questo lo scopo della neonata Associazione Parte Attiva rappresentare le «partite Iva» come realtà associativa trasversale, per creare una importante rete di imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi al fine di difendere i diritti di tutti i suoi associati.
CONSIDERATI IL BANCOMAT DA CUI ATTINGERE
Il «popolo delle partite Iva», è popolato da oltre cinque milioni di persone che, con gli addetti, superano i dieci milioni di individui. “Parte Attiva nasce da un’idea di Massimo Tilli che, con altri otto imprenditori dislocati in tutta Italia, hanno avuto l’esigenza di sentirsi tutelati”, spiega il presidente della nuova Associazione, Maurizio Grazzini, “in effetti per i lavoratori indipendenti, ultimamente non c’è stata molta attenzione e la sensazione è stata quella di essere considerati solo dei bancomat dai quali attingere denaro. Ecco il motivo della nascita di Parte Attiva, una forma di “sindacato” trasversale che possa difendere gli imprenditori, anch’essi spinti dalla voglia di aggregazione, anzitutto per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo principale, e parallelamente, senza trascurare le loro attività, anche per fare business”.
UN PROGETTO AMBIZIOSO E CONCRETO
L’ambizione è quella di mettere in moto un processo di profonda ristrutturazione della rappresentanza del lavoro indipendente per costruire un organismo di espressione che abbia pari dignità rispetto a quelle organizzazioni che tutelano gli interessi del lavoro dipendente e della grande impresa. Una necessità alla quale non ci si poteva più sottrarre, al fine anche di partecipare alle politiche territoriali e nazionali di sviluppo dell’attività imprenditoriale del nostro paese. Tra gli obiettivi dell’Associazione Parte Attiva ci sono, quindi, quelli di rappresentare, difendere e promuovere, in vari modi, gli interessi di questo «mondo delle Partite Iva» e il consolidamento e lo sviluppo d’impresa attraverso percorsi di sinergia e di alleanza tra imprenditori, professionisti e consulenti.
FLAT TAX, ALIQUOTA UNICA E IVA AL 15%
Obiettivi che l’Associazione persegue in più modi, come quello delle attività culturali: organizzazione di meeting, incontri, eventi, dibattiti, convegni, e convenzioni in rappresentanza dei suoi associati. Sono numerose le proposte delle quali l’Associazione Parte Attiva vorrebbe farsi carico in rappresentanza delle Partite Iva.
La più importante è sicuramente la Flat Tax, la «tassa piatta», sistema fiscale non progressivo, con una sola aliquota. Inoltre, sull’esempio della Small Business Administration americana, si ritiene debba nascere una grande Istituzione pubblica che, dotata di strumenti, poteri e mezzi finanziari, rappresenti lo sforzo concreto dello Stato per realizzare politiche di favore e di sostegno al mondo delle Pmi.
Non meno importante è la proposta di un’Iva al 15% per far ripartire i consumi e la riforma radicale dell’INPS, introducendo libertà per i lavoratori e concorrenza tra sistemi previdenziali.
Tra gli altri obiettivi primari c’è anche l’abolizione dell’IRAP, finanziata grazie all’eliminazione dei sussidi, degli sgravi e delle politiche di pianificazione statale. Questo significa – oltre all’abolizione dell’IRAP – una riduzione di almeno un terzo nell’arco di una legislatura dell’IRES (imposta sul reddito delle società), che dovrà arrivare pertanto al 20%. Non da ultimo, la reciprocità nel commercio estero. Di tutto questo e a molto di più, l’Associazione Parte Attiva si fa carica affinché la voce del Popolo delle Partite Iva si alzi sempre più forte e, soprattutto, sia finalmente ascoltata.