Credimpex in assemblea a Lodi il 20 maggio per fare il punto sul credito documentario nel diritto

Operatori del trasporto, doganalisti, studi legali e consulenti in attività di internazionalizzazione, rappresentanti di banche e aziende per un totale di oltre 600 soci si troveranno a Lodi il prossimo 20 maggio in occasione dell’annuale assemblea di Credimpex, associazione nata nel 1985 per favorire lo studio, l’analisi e l’approfondimento delle tecniche, degli strumenti e soprattutto delle opportunità che nascono da una corretta e attenta impostazione e gestione delle transazioni sotto il profilo finanziario.

Il mondo delle banche sta cambiando così velocemente che quel che vale oggi, domani potrebbe essere
stravolto, se non del tutto cancellato. A spiegarlo Alfonso Santilli, presidente di Credimpex Italia. Un fenomeno che verrà discusso durante l’assemblea di Credimpex Italia patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con ICC, ABI e AIBE, con il Convegno “Il credito documentario nel diritto e il regolamento del prezzo nel contratto. Uno sguardo sul futuro dei sistemi di pagamento riservato ai soci.

COME UTILIZZARE LA DIPLOMAZIA ECONOMICA

Al convegno parteciperanno oltre al presidente Santilli anche Nicola Lener, capo Ufficio Internalizzazione del Ministero degli Esteri, che parlerà di “Conoscenza, utilizzo e valutazione della diplomazia economica da parte delle Pmi”, Maria Beatrice Deli, segretario generale ICC, Enrico Tupone, segretario generale AIBE, Marco Eugenio Brusutti vice presidente sezione trasporti, infrastrutture e servizi di Confindustria Veneto e presidente Fondazione
Brusutti Venezia, che proverà a rispondere alla domanda: “Le aziende di trasporto ed il mondo delle infrastrutture cosa chiedono al sistema bancario?”

A seguire Fabrizio Marrella, professore di Diritto Internazionale Università Ca’ Foscari e direttore master in Commercio, Fiscalità e Arbitrato internazionale/IBATAX Law, terrà una relazione sul “Credito documentario nel contesto del diritto internazionale”. Fabio Bortolotti, avvocato patrocinante in Cassazione e presidente “Commercial Law and Practice Commission” della ICC di Parigi parlerà degli “ultimi schemi di contratto internazionale di compravendita: l’aspetto del regolamento del prezzo”. “I cambiamenti strutturali delle economie e i già accennati rapidi mutamenti dell’universo bancario”, dice Santilli, “condizionano pesantemente anche il mondo delle imprese e influenzano sempre più scelte e destini”. Molto spesso chi opera nel campo dell’internazionalizzazione si trova in situazioni anche di contrapposizione tra i vari attori della filiera e, in alcuni casi, si acuisce la conflittualità latente tra mondo imprenditoriale e mondo bancario. “Da oltre trent’anni, la nostra Associazione”, conclude Santilli, “tramite i suoi momenti informativi, le giornate di studio e gli incontri sul territorio, il cui scopo è quello di approfondire e diffondere l’importanza di uno specifico know-how indispensabile per muoversi con sicurezza nel campo dell’internazionalizzazione, offre un’occasione di approfondimento e di crescita professionale e, allo stesso tempo, svolge un lavoro di prevenzione contro l’insorgere di criticità”.

COME INDUSTRIALIZZARE SENZA RISCHI

Credimpex Italia svolge attività d’informazione affiancando, integrando se non addirittura in qualche caso sopperendo alla mancanza di aggiornamenti che prima venivano curati dai datori di lavoro che oggi, anche a
causa dei tagli per il risparmio dei costi di gestione, spesso vengono poco residiati. “Le banche, oggi più che mai, hanno compiti di primaria importanza”, conclude il presidente Santilli. “Devono assistere l’imprenditore nella stesura dei contratti, consigliarlo sulla scelta del sistema di pagamento più appropriato, aiutarlo a identificare il ‘rischio paese’. Negli ultimi anni è spesso accaduto che fosse l’Italia ad essere percepita come Paese non affidabile, per cui compito di una banca è anche quello di fare da portavoce, offrendo una presentazione più veritiera del nostro sistema produttivo e facendo capire ai nostri interlocutori, geograficamente anche molto lontani, quanto c’è al di là delle agenzie di rating”.

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