Pimpinella, il presidente dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica ha partecipato oggi al Forum PA tenutosi a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, intervenendo come relatore alla tavola rotonda: “Mobile Payment & Banking”, che ha visto la partecipazione di Domenico Barbieri, responsabile Progetto Pagamenti Elettronici – Ufficio Sviluppo ed Esercizio Servizi Digitali ed Alberto Scaduto, responsabile Sistemi di Pagamento Business Unit Bancoposta – Bancoposta.
Pimpinella ha sottolineato l’importanza del rapporto tra tecnologia e pagamenti: “Ritengo fisiologico che le banche italiane al giorno d’oggi abbiano difficoltà ad innovare, perlomeno rispetto ai ritmi di alcune controparti straniere. La ragione è semplice: è naturale che dopo periodi di grande innovazione arrivino nuovi competitor. La geografia dell’innovazione è decisamente cambiata. Il rapporto attuale tra prestatori dei servizi di pagamento e tecnologia non può lasciarci indifferenti, dobbiamo cogliere la sfida e ricominciare ad innovare. Nel clima generale di grande propulsione di startup, è bene affrontare la questione con concretezza: ogni nuova idea ha bisogno di due mercati, uno di sbocco ed un altro dove approvvigionarsi di risorse necessarie per partire (to start up). Tutto questo, senza un ecosistema di incassi e pagamenti all’avanguardia è impossibile”.
“Non c’è idea che possa fiorire senza adeguati meccanismi di gestione dei pagamenti. Il Mobile Payment rappresenta un passaggio fondamentale in quest’ottica, la vera scommessa sta nell’implementare le tecnologie di Instant Payment per ‘semplificare’ ulteriormente il mercato”, prosegue Pimpinella. “Il 72% delle banche e istituzioni di pagamento che hanno risposto ad una survey del Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari, condotta nel settembre 2015 dichiara che saranno proprio gli Instant Payment a portare maggiori opportunità e discontinuità nel mercato dei pagamenti a prescindere dalla modalità di pagamento utilizzata. Le banche italiane hanno colto la portata di questo fenomeno e stanno aumentando gli sforzi per tornare ad innovare, come la loro stessa storia insegna”.
“Senza un’adeguata sensibilizzazione degli utenti finali rischiamo di ridurre la portata di un fenomeno tanto dirompente ed innovativo. Dal 2014 al 2015 si è passati da 22,4 milioni di utilizzatori di home banking a 25,2 milioni, secondo l’Abi. Questo aumento è dato anche dall’incremento della sicurezza online a seguito di specifiche norme, spesso percepite come troppo condizionanti. Per questo l’A.I.I.P. è impegnata in una campagna di comunicazione legata alla diffusione della cultura digitale e dei pagamenti digitali. Da un lato, tramite i nostri Associati, interveniamo negli aspetti tecnici del mercato, dall’altro raccontiamo all’Italia, dagli studenti delle scuole superiori ai professionisti del settore, le evoluzioni del mercato e l’impatto che tutto questo ha ed avrà sulle nostre scelte”, ha concluso il presidente.