Le Coop tornano a investire: i primi 4 mesi del 2016 hanno infatti fatto segnare un notevole dinamismo sul fronte degli investimenti.
Un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti, contraddistinti da un cauto attendismo. Tiene l’occupazione, ”anche grazie alle misure di flessibilità introdotte dal governo”. Per 3 coop su 4 il fatturato è rimasto stabile o in crescita; in 9 su 10 la posizione competitiva non è peggiorata. Ma a frenare lo slancio sulla via della ripresa pesa, come nei quadrimestri passati, una domanda interna ancora troppo fiacca.
Questo in sintesi il quadro che emerge dall’indagine congiunturale quadrimestrale degli Uffici Studi dell’Alleanza delle Cooperative italiane. Sul fronte investimenti, tutte le cooperative (e in misura più evidente quelle più strutturate) – evidenzia lo studio – contano di incrementare significativamente gli investimenti. Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza che mostra come le cooperative vogliano recuperare la propria capacità competitiva per essere pronte quando la ripresa avrà innestato le marce ridotte.
Una cooperativa su 4 ha segnalato una contrazione dei ricavi, a fronte di un 23,2% che ha dichiarato, invece, un aumento. Sostanziale stazionarietà invece per il restante 51%.
Il 68,1% dei cooperatori è riuscito a mantenere stabili i livelli occupazionali nei primi 4 mesi del 2016 tuttavia, la quota di cooperative (18,1%), che ha espresso indicazioni di aumento degli occupati è maggiore rispetto alla quota di chi prevede una contrazione (13,7%).
Per il 49,5% degli operatori, ”la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro genererebbe una spinta alla crescita dell’occupazione. Per il 13,3% favorirebbe un aumento della produttività. Il 37,2% ritiene, invece, che i meccanismi di flessibilità in uscita recherebbero pochi vantaggi a fronte di maggiori oneri”.