Confprofessioni si è accordata con tre le regini Emilia Romagna, Toscana e Sicilia, per aderire al programma Ue Erasmus diretto esclusivamente a giovani imprenditori e professionsti.
Gli accordi di collaborazione con i centri di contatto regionali sono finalizzati a favorire i giovani imprenditori che intendono seguire un programma di scambio transfrontaliero che offre l’opportunità di apprendere come gestire un’attività imprenditoriale da professionisti già affermati nell’Ue. E in particolare è diretto a nuovi imprenditori: giovani seriamente intenzionati a costituire una propria impresa o che abbiano avviato una propria attività negli ultimi tre anni; imprenditori già affermati: titolari o responsabili della gestione di una Pmi in un altro Paese partecipante al programma. Lo scambio di esperienze avviene nell’ambito di un periodo di lavoro presso la sede dell’imprenditore esperto, che aiuta il neo-imprenditore ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa. Il soggiorno è cofinanziato dall’Ue. I vantaggi sono reciproci, perché da un lato l’imprenditore ospitante ha l’opportunità di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi su nuovi mercati, mentre il neo-imprenditore può acquisire nuove competenze direttamente sul campo.
L’accordo arriva dopo il buon esito del programma sviluppato tra Fondazione Politecnico di Milano e Confprofessioni che ha quindi deciso di ampliare la rete italiana a supporto del programma Ue Erasmus per giovani imprenditori coinvolgendo altre tre Regioni italiane: Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. Nell’ambito dell’Erasmus per giovani imprenditori gli intermediari locali e i centri di contatto svolgono una serie di attività fondamentali per il buon funzionamento del programma come rispondere ai bisogni d’informazione sull’insieme delle attività per partecipare all’iniziativa; sostenere i potenziali candidati (nello specifico quelli segnalati da Confprofessioni) nelle procedure di iscrizione; valutare le candidature; facilitare la ricerca della controparte estera per l’interscambio; provvedere alla stesura degli accordi tra i professionisti coinvolti negli scambi;
erogare il supporto finanziario riconosciuto dalla Commissione; effettuare il monitoraggio ed il followup delle attività. “Il nostro obiettivo è quello di realizzare un network europeo di studi professionali in grado di ospitare e formare i professionisti del futuro”, dice il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “Pensiamo alla creazione di un circuito europeo di professionisti che sia in grado di supportare le caratteristiche dell’imprenditorialità professionale in Europa facendo leva sull’attuazione dei programmi di mobilità all’interno del mercato unico a vantaggio della competitività e dell’internazionalizzazione degli studi professionali”.
E dopo le tre regioni sopra elencate sono in arrivo altri progetti con i centri di contatto di Campania, Piemonte, Lazio, Puglia, Liguria e Sardegna.