Banche, UniCredit rincorre Intesa. Crollano le ricerche su Google

Banche, UniCredit rincorre Intesa Sanpaolo, ma crollano le ricerche su Google.

Intesa Sanpaolo si conferma in testa alla classifica dedicata alle banche che si rivolgono al pubblico online con un sito in lingua italiana. L’istituto guidato da Carlo Messina è seguito da UniCredit che migliora di una posizione rispetto a trenta giorni fa. Chiude il podio Banco Popolare, su di una posizione rispetto a luglio, che precede due new entry: Banca CR Firenze, solo settima un mese fa, e Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ad agosto per la prima volta nella ricerca settoriale di BEM Research. Nel complesso, l’andamento sul web dei 29 marchi del settore ad agosto 2016 registra un -0,3% di performance rispetto a luglio. Un vero crollo si registra nel numero di ricerche su Google per parole chiave di riferimento: -13% su base annua. L’incredibile exploit di ricerche registrato in Valle d’Aosta (+62%) è un caso unico: in 18 regioni su 20 il segno delle ricerche su Google è negativo, con punte del -16% in Toscana e Basilicata. “Le banche italiane”, ha spiegato Carlo Milani, direttore di BEM Research, “sono ancora legate al territorio e non sfruttano le potenzialità di Internet. Questo incide sulle loro performance online che sono inferiori rispetto a quelle delle imprese di altri settori economici. Per i banchieri imparare a valorizzare il web è la vera sfida del futuro; anche se alcune scelte sembrano andare in direzione opposta. Come quella del ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, che ha fatto cassa, nella probabile prospettiva dell’aumento di capitale, vendendo una parte di Fineco, la banca del gruppo votata al web”.

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