Di seguito riportiamo il commento di Paolo Mameli, senior economist della direzione centrale studi e ricerche di Intesa Sanpaolo sulla produzione industriale.
La produzione industriale è calata di -0,8% m/m a settembre, dopo essere aumentata di +1,8%
m/m ad agosto (e di +0,5% m/m a luglio). Ci aspettavamo una correzione più marcata (-1% m/m) dopo
il balzo in qualche modo “anomalo” del mese precedente.
Su base annua, la produzione è rallentata ma è rimasta in territorio positivo, a +1,9% dopo il
+7,7% di agosto in termini grezzi e a +1,8% da +4,4% se corretta per gli effetti di calendario.
La flessione è dovuta ai beni strumentali e intermedi, che correggono dopo i marcati aumenti del
mese precedente (-5,8% da +6,7% e -2,8% da +3% m/m, rispettivamente). I beni di consumo hanno
invece mostrato un rimbalzo dopo il calo di agosto (+1,2% da -0,3% m/m). L’energia è cresciuta
per il terzo mese consecutivo, anzi accelerando a +3,3% da +1,5% m/m precedente (grazie soprattutto
alla riapertura dell’impianto Eni in Val d’Agri).
Nonostante il rallentamento del dato sintetico, la ripresa dell’attività economica nell’industria
appare (almeno su base annua) lievemente più diffusa in quanto dei 13 settori manifatturieri, cala
a 4 (da 5 il mese precedente) il numero dei comparti in calo in termini tendenziali. A sorpresa, il
miglior settore risulta quello del tessile e abbigliamento (+5,3% m/m, +10,2% a/a), che rimbalza
vistosamente rispetto ai mesi precedenti. Resta tra i migliori comparti il farmaceutico (+2,6% m//m,
+5,6% a/a). La meccanica, pur correggendo nel mese (-4,9% m/m), mantiene un buon progresso su
base annua (+3,5% a/a). Rallentano i mezzi di trasporto (+2%, con le auto a +5,5% a/a). Dall’altro
lato, restano in negativo le apparecchiature elettriche (-7,8% m/m, -6,2% a/a), seguite da legno, carta
e stampa (-0,4% m/m, -2,8% a/a), gomma e materie plastiche (-4,4% m/m, -1,9% a/a) e computer ed
elettronica (-1,3% m/m, -0,4% a/a). Al di fuori del manifatturiero, si nota un vistoso recupero sia
per l’attività estrattiva che per la fornitura di energia (+6,8% e +3,1% a/a rispettivamente).
In sintesi, il dato è risultato migliore del previsto. Nel 3° trimestre, la produzione industriale è
cresciuta dell’1,2% t/t (dopo essere calata di -0,2% t/t nei tre mesi precedenti): si tratta di un record da
sei anni. In altri termini, l’industria (al netto delle costruzioni), dopo aver frenato il PIL in primavera,
è tornata a contribuire positivamente al valore aggiunto in estate (stimiamo un contributo di circa due
decimi). Ciò è coerente con la nostra previsione di una crescita di 0,3% t/t del PIL nel 3°
trimestre.
La flessione di settembre crea un effetto statistico non positivo sul trimestre in corso, nel quale
la crescita sia della produzione industriale che del PIL dovrebbe essere più modesta. Stimiamo
un’attività industriale in espansione di un modesto 0,3% t/t e il PIL in aumento di appena 0,1%
t/t negli ultimi tre mesi dell’anno.