Il Festival Economia e Spiritualità di Lucca al suo ultimo giorno di programmazione, ha registratomil tutto esaurito così come nel secondo, con la partecipazione di appassionati e persone comuni che si sono avvicinate per il secondo anno a questo incontro che vede la presenza di economisti, teologi, filosofii, professori universiteri e ricercatori.
Piero Barucci è stato l’artefice della prima giornata di incontri. Già ministro del Tesoro del governo Amato e del governo Ciampi, Barucci ha diretto per diversi anni l’Associazione Bancari Italiani ABI ed è stato presidente di banca MPS. Professore universitario, Barucci ha aperto i lavori alla presenza di un numeroso pubblico stipato nell’auditorium di San Romano e che ha visto la partecipazione del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, e gli interventi di Paolo Mancarella, Rettore Università di Pisa, Italo Castellani, Vescovo di Lucca, Andrea Marcucci, Presidente commissione cultura del Senato, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, Pietro Pierini, Director Imt, Roberto Rondanina, Responsabile Generale dei Ricostruttori, Stefania Saccardi, Vice-Presidente e assessore Regione Toscana e Salvatore Veca, rettore dell’Università Campus di Lucca. Luigino Bruni (docente di economia politica, Università di Roma LUMSA) e Sergio Givone (filosofo e docente di estetica, Università di Firenze), che si sono confrontati su quale sia il link tra economia e spiritualità e che tipo di convivenza può esistere tra questi due mondi.
Due dimensioni contrapposte e inconciliabili, che strumenti hanno per poter dialogare? La crescente esigenza di spiritualità può manifestarsi solo forme proposte dalle religioni tradizionali, o esistono altre frontiere di ricerca? Come fare convivere l’individuo e i suoi bisogni materiali con quelli spirituali? E’ possibile fare economia in modo che da una sfera individuale si possa passare a un incontro collettivo? A questi e a tanti altri interrogativi hanno provato a rispondere fgli esperti. Dalla lectio magistralis di Luigino Bruni e gli interventi della tavola rotonda con Piero Barucci e Sergio Givone, a Paolo Virzi che ha inviato un video messaggio e del quale è stato proiettato il film Il capitale umano. Il Festival è stato ideato e organizzato dall’ordine monastico dei Ricostruttori nella preghiera con la collaborazione con Francesco Poggi già sinaco di Borgo a Mozzano, intellettuale e mentore di diverse iniziative culturali lucchesi e della Valle del Serchio, del Comune di Lucca e dell’arcidiocesi di Lucca, e il patrocinio di vari enti e istituzioni (fra cui gli Banca Etica e Università di Pisa, Cei e Confederazione islamica italiana, Movimento dei Focolari e Unione delle comunità islamiche italiane, Banca del Monte di Lucca e Comunità di Sant’Egidio, Religions of peace e Unione buddista, Unione induista e Federazione delle Chiese evangeliche). Numerosi gli interventi di economisti, filosofi, imprenditori, teologi, testimoni di esperienze di spiritualità, docenti universitari, esponenti religiosi, psicoanalisti e scienziati. «Nel mondo contemporaneo in cui l’economia non è più, come in passato, collocata ai margini, bensì al centro della vita sociale, familiare, individuale», ha detto durante la presentazione dell’evento padre Guidalberto Bormolini dei Ricostruttori e co-ideatore del Festival, «una riflessione approfondita sui suoi fondamenti etici, capace di riconnettere la dimensione interiore e spirituale degli individui, di qualunque credo e vocazione, con quella, indispensabile, dell’impegno nella trasformazione della società, non è ormai più rinviabile». Oggi terza giornata di conclusioni e dibattiti.