Il Pentagono degli Stati Uniti cerca nuove soluzioni per la sicurezza nazionale e per la gestione dei disastri ambientali. Per questo ha promosso una sfida tra le startup del mondo. L’unica italiana a superare la prova è stata la startup ravennate Studiomapp, supportata da ASTER.
Tramite Climate-KIC Startup Accelerator Italy, programma di accelerazione d’impresa della più importante partnership europea che si occupa di cambiamenti climatici, l’unica startup italiana premiata nel concorso internazionale DIUx xView 2018 Detection Challenge organizzata dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti in collaborazione con la National Geospatial Intelligence Agency. L’obiettivo era quello di individuare nuove soluzioni per la sicurezza nazionale con un’attenzione specifica alla gestione dei disastri usando l’intelligenza artificiale. Oltre al premio in denaro, Studiomapp avrà la possibilità di sottoscrivere un contratto con il Dipartimento della Difesa per continuare lo sviluppo della soluzione proposta. L’azienda ravennate è una startup innovativa fondata a fine 2015 con sedi a Ravenna e a Roma, la cui missione è promuovere nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita sfruttando l’intelligenza artificiale.
La sfida è stata lanciata dalla Defence Innovation Unit (DIU), l’organizzazione statunitense che ha l’obiettivo di mettere in contatto il Dipartimento di Difesa con aziende tecnologiche innovative e start-up per risolvere problemi di sicurezza nazionale. Studiomapp è supportata da istituzioni ed organizzazioni, fra cui l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana, Lazio Innova, Climate-KIC, ASTER, il programma europeo Copernicus, CNA e il Comune di Ravenna, mentre per la parte tecnologica si avvale del supporto di Fiware, Microsoft e NVIDIA per l’uso dell’Intelligenza Artificiale con le GPU. In occasioni di disastri, come l’uragano Irma nel 2017 che ha lasciato una scia di distruzione ed allagamenti dalle Bahamas alla Florida, gli analisti della National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) hanno avuto il compito per varie settimane di analizzare centinaia di immagini satellitari ad altissima risoluzione. Dagli edifici danneggiati alle strade non più percorribili a ponti sommersi d’acqua, le immagini dall’alto hanno fornito informazioni essenziali per i soccorritori e per gli interventi di ripristino.
La sfida del Pentagono riguardava proprio l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nell’individuazione di oggetti specifici su immagini satellitari date: in pratica gli organizzatori hanno rilasciato un dataset di immagini satellitari in cui risultavano evidenziati in modalità manuale alcuni oggetti come ad esempio, ponti o edifici danneggiati. I partecipanti erano chiamati ad elaborare modelli di algoritmo e tecniche di computer vision, in grado di identificare una sessantina di oggetti non evidenziate. In pratica velocizzando e rendendo più accurata la leggibilità del tutto. L’applicazione di algoritmi di visione artificiale ad immagini satellitari ha il potenziale di rilevare disastri naturali emergenti, migliorarne la risposta e quantificarne gli impatti diretti ed indiretti, in sostanza salvare molte vite. Le migliori cinque soluzioni riceveranno un premio in denaro e potranno, a discrezione del Governo statunitense, firmare un accordo con il Dipartimento di Difesa