Kubernetes: un commento di Joe Baguley, VP & Cto EMEA VMware

Kubernetes è uno dei temi più caldi del 2019 e i CIO dovrebbero tenerne conto

di Joe Baguley, VP & CTO EMEA, VMware

Le aziende in grado di innovare e sperimentare in modo costante avranno senza dubbio maggiori probabilità di sopravvivenza e di successo. Jeff Bezos, ad esempio, sostiene la necessità di prendere “decisioni di alta qualità, molto rapidamente”: la velocità è importante per il business e nuove idee, prodotti e strategie richiedono un approccio agile e innovativo. I CIO con cui mi confronto quotidianamente si chiedono come guidare l’innovazione su larga scala, sia che si tratti di “adattarsi a un mondo multi-cloud” nel migliore dei modi o di “guidare le proprie organizzazioni attraverso periodi di innovazioni e rivoluzionamenti”.

Oggi, ci si riduce semplicemente a una delivery delle applicazioni e dei dati il ​​più veloce possibile. Le applicazioni sono fondamentali per le aziende moderne, per il loro lavoro e la loro evoluzione, ma siamo onesti: quando parliamo di sviluppo e delivery di app moderne ci riferiamo a data center multipli, applicazioni tradizionali e cloud native, cloud multipli; tutti da gestire in una rete complessa e interconnessa. I modelli operativi devono tenere il passo con questa architettura cloud in rapida evoluzione e, senza coerenza e automazione, le aziende non possono semplicemente rimanere al passo.

Quindi, come fanno le organizzazioni lungimiranti a innovare? Su cosa dovrebbero concentrarsi i CIO nel pensare la propria strategia di app cloud-native? La risposta risiede in una tecnologia la cui conoscenza sta crescendo notevolmente e che sta ormai divenendo di utilizzo comune nel settore IT, poiché svolge un ruolo centrale nella guida e nella gestione dell’innovazione delle applicazioni: Kubernetes, il nuovo fondamento del successo della digital transformation, una tecnologia per la gestione e l’automazione dei container ed è importante comprendere il ruolo che può svolgere nell’aiutare i CIO nell’evoluzione del business.

Kubernetes è fondamentale per il modern management in un panorama di creazione e delivery delle applicazioni come quello odierno, in costante evoluzione; ciò che la rende così interessante è che sia stata creata per consentire ai team IT di gestire e orchestrare migliaia di container. È necessario per creare app moderne in un mondo multi-cloud, fungendo da base per gestire e scalare applicazioni cloud native e garantire un’esperienza di sviluppo coerente e aperta in più ambienti cloud.

Capire Kubernetes richiede anche la comprensione dei fondamenti di creazione delle app moderne. Un tempo le applicazioni venivano costruite come monoliti, di conseguenza presentavano scarsa scalabilità e spesso anche problemi di disponibilità. Un esempio è Twitter: la app subiva interruzioni ogni qualvolta i tweet superassero un certo limite, come nel caso di grandi eventi. Ora questo non si verifica più, poiché Twitter ha adottato una nuova modalità di progettazione della propria applicazione: i microservizi. L’ascesa di Netflix a leader mondiale dei servizi di intrattenimento su Internet non sarebbe stata possibile con database e app monolitici: è solo grazie ai microservizi che ha potuto ottenere un tale successo, con un aumento dell’utilizzo di container che ha superato i 3 milioni nell’aprile del 2018.

La crescita dei microservizi e di Kubernetes abilita fondamentalmente un modo più agevole per i team di sperimentare, fallire e trovare in breve tempo le applicazioni giuste da inserire nei container. Questo è il cuore dell’innovazione nel mondo multi-cloud odierno in cui l’automazione del processo di deployment per la gestione dei container consente alle aziende di risparmiare sui costi, garantire scalabilità per migliorare l’efficienza e liberare i team IT dalle attività di routine.
Sul lungo periodo, crediamo che Kubernetes possa essere applicato anche al di fuori del mondo dei container: prevediamo che molti vendor inizieranno a offrire l’intero stack di Kubernetes ai clienti e li aiuteranno ad applicarlo ad altre aree per far crescere la loro azienda.

Non abbiamo ancora una visione completa dell’impatto che questa tecnologia potrà avere sul business. Le aziende devono sfruttare al meglio la propria tecnologia, per raggiungere prima i propri obiettivi e diventare “a prova di futuro” per la prossima frontiera tecnologica. Si tratta di capire come le organizzazioni vogliono sfruttare Kubernetes: alcuni potrebbero volerne una versione semplice, altri richiederanno una soluzione più integrata e alcuni vorranno che Kubernetes sia un servizio gestito nel cloud; di conseguenza, tutte queste opzioni devono essere prese in considerazione.

Abbattere le barriere
Se Kubernetes è così efficace nell’aiutare a far progredire la trasformazione del business, perché non viene implementato da tutte le aziende?
A fare da barriera a un deployment efficace di Kubernetes sono i processi esistenti e i team suddivisi in silos separati. Ecco perché il primo passo cruciale da compiere è capire come colmare le lacune tra i diversi team all’interno della propria organizzazione: tra sviluppatori e operations o tra l’IT e le funzioni commerciali. Si tratta anche di incoraggiare le persone tecniche a confrontarsi ed entrare in empatia con le vendite e il marketing e viceversa. Kubernetes può aiutare a fornire operations coerenti, in modo che i team IT non debbano più spendere tempo in attività routinarie e banali ed essere invece liberi di coltivare e sviluppare le soft skill necessarie al successo aziendale.

Eppure alcune best practice esistono
Kubernetes sta già supportando molte aziende per arricchire l’esperienza degli sviluppatori e addirittura dei cittadini. Il Governo di Abu Dhabi, ad esempio, ha potenziato le proprie soluzioni digitali perché potessero supportare una piattaforma di servizi governativi unificata. Il risultato atteso è l’ottimizzazione e il miglioramento dell’esperienza dei cittadini. ADSSSA, l’autorità che sovrintende lo sviluppo dei servizi governativi di Abu Dhabi, sta consolidando oltre 1.600 servizi governativi in ​​80 user journey end-to-end che coprano tutto: dall’acquisto di una casa all’assicurazione medica. Tutto ciò è stato supportato da un’efficace rete di container avanzata e dalla gestione dei cluster di Kubernetes. Nell’ambito dell’online gaming, un settore ormai più grande di Hollywood e del business della musica combinati e ancora in rapida crescita, Playtika, leader nel settore dei giochi con 22 milioni di utenti attivi mensilmente, ha scelto VMware PKS come piattaforma per container per creare un ambiente più agile affinché sviluppatori e tester possano fare sviluppo più velocemente.

Per finire, il team di T-Mobile ha avuto successo allineando in modo chiaro Kubernetes con gli obiettivi di business: ha stabilito requisiti chiari per Kubernetes e ora può tenere traccia degli outcome di business per assicurarsi che la tecnologia stia guidando risultati importanti come la consegna di cluster di produzione, il che concede più libertà ai team IT di concentrarsi sul coding.

Le aziende tecnologiche come la nostra devono continuare ad adattarsi ai propri clienti mentre intraprendono il loro viaggio verso il multi-cloud. Passare all’open source e creare una forte cultura dell’innovazione e dell’ingegneria è ciò che crediamo possa aiutare i CIO a innovare e consentire ulteriori sperimentazioni.

Adottare Kubernetes
In conclusione, Kubernetes è fondamentale per l’innovazione nel nostro mondo multi-cloud, e stiamo vedendo un numero sempre più ampio di organizzazioni adottare questa tecnologia. Mettere Kubernetes al centro delle proprie operations e per la gestione di diversi container è assolutamente vitale per consentire a una cultura di sperimentazione di prosperare. Questo è l’anno in cui le grandi aziende adotteranno Kubernetes, la base per il successo del management nel nostro mondo multi-cloud.

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