1 italiano su 3 ha appena acquistato un nuovo smartphone (primato europeo)[1] e si allarga il campo di utilizzo in ambito lavorativo. I professionisti della “old economy”, come musicisti, fioristi e idraulici, si rivelano più smart di informatici e sistemisti:
trainano il passaggio in digitale di fatture e documenti di trasporto
La rivincita degli archeologi:
le professioni più tradizionali fatturano online
myfoglio, l’app/ecosistema che consente di conservare il proprio archivio su smartphone, ha stilato l’identikit di chi già ha portato il commercialista su cloud
IMMAGINI dell’applicazione e altri materiali relativi alla notizia a questo LINK su iPressLIVE, la piattaforma che facilita il lavoro dei professionisti della comunicazione.
Milano, 29 marzo 2016 – La fatturazione elettronica non è una questione per nuovi mestieri: artigiani e professionisti della “old economy” sono i primi ad adottare soluzioni su cloud, la contabilità diventa solo uno dei tanti aspetti della propria impresa gestita quotidianamente da remoto.
Questi i dati emersi dalla ricerca condotta da myfoglio, startup italo-svizzera che ha lanciato nel 2015 la propria app ed ha già superato le 11.000 iscrizioni da parte di imprenditori e professionisti alla propria community; scopriamo infatti che tra chi invia e riceve fatture via portatile o smartphone, la popolazione degli “insospettabili” è variegata e ben nutrita.
Evidenze che trovano in parte conferma anche dai risultati dell’Osservatorio “Professionisti e Innovazione digitale” del Politecnico di Milano, secondo i quali la rivoluzione digitale sta ormai investendo anche le professioni giuridiche d’impresa (Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro). Oggi già oltre 300mila Professionisti, organizzati in più di 150mila Studi, dialogano con almeno 3,5 milioni di aziende prevalentemente di micro e piccola dimensione.
Se una delle polemiche ricorrenti del digital divide che separa l’Italia dalla media europea nella digitalizzazione dell’impresa è proprio quella sulla difficoltà nel convincere le professioni “di una volta” ad abbandonare carta e penna, i risultati della ricerca ci presentano un quadro a tratti sorprendente: tra gli imprenditori più attenti all’innovazione digitale troviamo infatti panettieri, fioristi, idraulici, musicisti e persino archeologi.
D’altra parte, secondo dati diffusi da Accenture in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, gli imprenditori rispecchiano l’attitudine della popolazione italiana rispetto alle nuove tecnologie: gli smartphone con il 91%, i tablet (60%) e le tv (88%) hanno una penetrazione nel mercato tricolore superiore rispetto alle medie europee. Gli italiani si caratterizzano come cosiddetti “early adopter”: il 34% ha appena comprato un nuovo smartphone, rispetto al 24% degli europei ed il 56% (media Europa 41%) ha in programma di acquistarne uno nei prossimi 12 mesi.
Ma la classifica delle sorprese tra i professionisti digitali non finisce qui, infatti tra i più attivi sulla piattaforma online troviamo anche fioristi, panettieri, edicolanti, idraulici, consulenti fiscali e artigiani.
“La nostra ricerca non ha misurato semplicemente il numero di iscritti suddivisi per professione rapportati al totale “ spiega Roberto Stefanini, CEO e Co-Founder di myfoglio “ma ha tenuto conto anche dell’attività degli utenti alla community per ogni categoria. Ad esempio la nostra piattaforma permette agli utilizzatori di myfoglio di condividere modelli di fattura “standard” per quelle attività quotidiane tipiche per ogni singola professione; ad integrare il maggior numero di modelli predefiniti sono stati gli avvocati (professione “old”), che ad esempio hanno doppiato il numero di documenti condivisi dagli sviluppatori informatici (professione “new”) che sono di gran lunga più numerosi tra gli iscritti”.
Tra i risultati della ricerca, condotta nei mesi di gennaio e febbraio sul campione di iscritti, emerge anche l’identikit dell’imprenditore che ha deciso di gestire il proprio business in mobilità anche per il lato contabile ed amministrativo: anagraficamente ha tra i 29 e i 42 anni, ha sede principalmente tra nord e centro Italia, sceglie una Srl o una SaS come forma societaria e prende in carico (tra fatture ricevute e inviate) mediamente 50 documenti al mese.
Tra gli altri aspetti curiosi, trova conferma l’idea diffusa che il libero professionista lavori anche di notte (il 60% delle fatture ricevute e inviate viene trasmesso dopo le 21) mentre la crescita maggiore di nuovi iscritti a cavallo del nuovo anno è stata appannaggio della categoria dei dottori, con un +30%, e consulenti fiscali con un +25%.
“Dopo la scelta da parte di Microsoft di presentare la nostra app tra quelle in grado di sfruttare meglio la funzionalità Continuum di Windows 10” continua Roberto Stefanini, CEO e Co-Founder di myfoglio “Siamo diventati negli ultimi mesi partner del chapter italiano di Singularity University. L’esercito dei 5 milioni di partite IVA potrà sembrare un obiettivo ambizioso da raggiungere, ma il riconoscimento da parte di soggetti così importanti e la crescita esponenziale del numero degli utenti registrati che stanno rendendo myfoglio un ecosistema sempre più partecipato, ci confermano di essere sulla strada giusta!”
[1] Fonte: dati Accenture 2016 Digital Consumer Survey
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myfoglio Sviluppato da un team italo-svizzero di professionisti del settore ICT e della consulenza alle imprese, myfoglio è la soluzione gestionale online che consente a tutti di organizzare il proprio business in modo facile e intuitivo; non richiede installazioni software e consente la fruizione dei dati in assoluta sicurezza grazie all’accesso con connessione SSL a 256 bit, alla compatibilità con i diversi dispositivi (pc, smartphone e tablet) e alla costante disponibilità dei documenti della propria attività sempre on-line nel cloud privato. Target di riferimento di myfoglio sono consulenti, professionisti, freelancer e PMI, che hanno la possibilità di entrare nel professional network di myfoglio.