Al via il secondo appuntamento dedicato al settore moda di “Un Caffè in Camera”, format di incontri tematici organizzati dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone a Tokyo.
L’incontro si è svolto presso la sede ICCJ di Tokyo, ospiti alcuni dei principali marchi italiani del comparto moda e rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo. L’obiettivo è quello di creare occasioni di confronto e trovare delle risposte comuni alle problematiche principali dei diversi settori.
Fra le aziende ospiti di questo appuntamento: Diesel Japan, Loro Piana, Max Mara Japan oltre ai rappresentanti dei maggiori canali di distribuzione giapponesi.
Uno shopping sempre più digitalizzato
L’aumento dei costi di trasporto, lo stato d’emergenza prolungato e la conseguente mancanza del turismo nel Paese da più di due anni, sono tra le difficoltà principali riscontrate. Nonostante le problematiche, dall’incontro è emerso che il settore moda in Giappone in quest’ultima parte dell’anno è in ripresa.
La pandemia ha inoltre contribuito ad una maggiore digitalizzazione dello shopping, con una conseguente diminuzione dei poteri dei buyer giapponesi.
A caccia dei giovani consumatori giapponesi
“Il mercato sta cambiando perché il consumatore sta cambiando“. Ha fatto notare Davide Fantoni, segretario generale di ICCJ. “Un tempo, made in Italy significava qualità, ma i ventenni giapponesi di oggi la pensano davvero ancora così? Importante identificare cosa sogna un ventenne giapponese quando pensa all’Italia e trovare un modo innovativo per comunicare in modo efficace a questa generazione”.
Fondamentale è identificare i valori secondo cui il consumatore giapponese decide di fare acquisti, come ad esempio, la sostenibilità e la crescente consapevolezza della gender equality.
Un Caffè in Camera per promuovere il made in Italy
Fantoni ha sottolineato la grande disponibilità dei brand emergenti italiani ad adattare i loro prodotti ai gusti locali, come è emerso dal progetto The New Italian Cool, lanciato lo scorso anno da ICCJ.
Il progetto offre una nuova immagine della moda italiana con un accento molto forte sul lato di sostenibilità, di slow-making, e di economia circolare. Obiettivo: attirare proprio questa fascia di giovani consumatori.
Un Caffè in Camera si è concluso rimarcando le grandi potenzialità esistenti per la moda italiana e le azioni da intraprendere. Investimenti comuni per una maggior promozione del made in Italy, un incremento della presenza digital, oltre alla necessità delle aziende di adattare i prodotti ai nuovi gusti del consumatore giapponese.