Da qualche giorno è operativo Sace Point, sportello presso la sede di Confindustria a Perugia (via Palermo 80/A) a disposizione delle imprese per ricevere consulenza e assistenza tecnica gratuita sui prodotti e i servizi di Sace, in particolare sugli strumenti a supporto dell’internazionalizzazione. Questo nuovo servizio è il frutto di un accordo firmato qualche giorno fa tra Simonetta Acri, direttore generale Sace, il gruppo assicurativo-finanziario finalizzato a sostenere la crescita e la competitività delle aziende italiane, e Confindustria Umbria con il suo presidente Ernesto Cesaretti. In occasione della firma dell’accordo Sace insieme alle imprese umbre (TerniEnergia, Maglital/Cruciani, Angelantoni Group, Tiberina Group), ha presentato i risultati dell’ultimo Rapporto export 2014-2017 dedicato a banche e operatori economici della Regione Umbria.
“Il Rapporto export che presentiamo oggi indica alle imprese i mercati a maggior potenziale per i prossimi anni. Da questa analisi scopriamo che il futuro dell’export italiano è sempre più legato ai mercati emergenti. E sono molte le imprese umbre che stanno approcciando questa sfida. Per assisterle al meglio oggi, non solo annunciamo l’accordo con un partner chiave come Confindustria Umbria, ma anche l’apertura di un nostro punto di riferimento nella Regione”, ha detto Acri. “Nonostante le esportazioni umbre nel 2013 abbiano risentito dell’andamento negativo del settore dei metalli (particolarmente colpito dalle difficoltà strutturali del comparto a livello nazionale), alcuni settori fiore all’occhiello della Regione hanno mostrato invece performance brillanti nelle vendite estere. Un dato a cui ha contribuito la performance dei distretti, il cui export è cresciuto a un tasso del 10,3% nei primi nove mesi del 2013. Le tre A del made in Italy sono il traino delle esportazioni regionali con tassi di crescita nell’ultimo anno rispettivamente del 19,2% per l’agroalimentare, 9,9% per l’abbigliamento e 9,1% per l’arredamento. Ma anche la meccanica strumentale si conferma uno dei settori top in Umbria, con una crescita del 5,3% e livelli di export molto elevati (600 milioni di euro).
Per le esportazioni provenienti da questi comparti, il Rapporto export di Sace segnala prospettive di crescita interessanti nei prossimi quattro anni, soprattutto verso i mercati emergenti: non solo i Brics, ma anche diverse destinazioni meno battute (come Arabia Saudita, Angola, Cile, Emirati Arabi Uniti, Messico e Tailandia) senza dimenticare i mercati avanzati già acquisiti (come Francia, Canada e Stati Uniti).