Dal prossimo 31 ottobre e fino al 5 dicembre 2016 sarà possibile presentare la domanda di partecipazione al Bando AIFA 2016 per l’assegnazione di finanziamenti per la ricerca indipendente.
Il programma di ricerca indipendente AIFA è rivolto a tutti i ricercatori italiani di istituzioni pubbliche e no profit . Saranno accettate esclusivamente le domande di partecipazione presentate secondo le modalità e linee guida definite dal bando e relativi allegati. Nell’ambito del Bando AIFA 2016 sono identificate tre aree tematiche, su cui è possibile presentare progetti di studio in merito a malattie rare, popolazioni fragili e medicina di genere. L’obiettivo del bando AIFA 2016 è premiare progetti di eccellenza che riescano a combinare le potenziali ricadute sul Sistema Sanitario Nazionale con l’innovazione scientifica e metodologica. Le proposte dovranno fare riferimento a una sola delle tre aree proposte, ma la coesistenza di aspetti relativi alle altre due tematiche potrà essere valutata come un valore aggiunto per la ricerca. Secondo il presidente di AIFA Mario Melazzini la ricerca indipendente è una grande opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale e uno strumento prezioso per indagare aree di minore interesse per la ricerca profit, come quelle delle malattie rare, della medicina di genere e delle cosiddette popolazioni ‘fragili’, tra cui gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza.
CHI PUO PARTECIPARE
Il bando finanzia progetti proposti da enti pubblici e privati no profit, con una conoscenza documentata della normativa di riferimento che disciplina la ricerca clinica in Italia. Ammessi i progetti che prevedano il cofinanziamento da parte di aziende o enti pubblici e privati che abbiano interesse a sostenere il programma di ricerca indipendente dell’AIFA, nel rispetto di specifiche condizioni. Possono essere forniti farmaci rimborsati dal SSN nel caso in cui sia prevista una modalità di confezionamento finalizzata a una somministrazione, nel corso della ricerca, “in cieco” oppure farmaci utilizzati per indicazioni diverse da quelle autorizzate. Le aziende, gli enti pubblici e privati e le associazioni no profit possono cofinanziare le singole aree tematiche, dichiarando la propria disponibilità entro la scadenza prevista per la presentazione dei protocolli di ricerca. I contributi finanziari saranno suddivisi in maniera uguale fra tutti i protocolli vincitori del bando per l’area tematica oggetto del cofinanziamento.