Alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa la prima summer school italiana dedicata alla Cyber Security. Microsoft mette a disposizione 3 borse di studio.
Il corso di formazione dedicato alla Cyber Security partirà il prossimo 4 luglio, organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, sede dell’iniziativa – in collaborazione con il Centro Interdipartimentale It Center, Università di Pisa, e con il supporto di Microsoft Italia. L’iniziativa vuole offrire ai giovani un percorso di formazione per elevare il grado di consapevolezza rispetto alle emergenti sfide e opportunità che emergono dall’uso di internet, sempre più centrali nelle strategie delle aziende private e della Pubblica amministrazione. Questo l’obiettivo della prima summer school italiana per l’introduzione alla Cyber Security con il coordinamento scientifico di Andrea de Guttry, direttore dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) rivolta a 25 partecipanti, selezionati tra studenti neolaureati, laureandi di corsi di laurea in discipline sia umanistiche sia tecnico-scientifiche. Tre ulteriori studenti avranno l’opportunità di usufruire di una borsa di studio messa a disposizione da Microsoft Italia.
Il corso, articolato in 5 moduli (Lessico e stato dell’arte; Problematiche; Sfide future; Cloud Computing; Soluzioni), vuole fornire gli strumenti e le conoscenze di base utili ad elaborare una riflessione critica sul tema della cyber-security. Attraverso lezioni in aula, simulazioni e analisi di casi studio, i partecipanti saranno preparati a gestire, in azienda così come nella Pubblica amministrazione, le principali criticità legate alle minacce della sicurezza informatica. 40 ore di formazione volte a fornire una panoramica completa sul tema della Cyber Security, in particolare, sulle rilevanti questioni di natura tecnica, organizzativa, giuridica, politica, etica e socioeconomica riguardanti la promozione della sicurezza del dominio cyber attraverso un approccio interdisciplinare, volto cioè a trattare di cyber-security secondo diverse ma complementari prospettive.
PIU’ TECNOLOGIA PIU’ PRODUTTIVITA’
La crescente diffusione delle tecnologie – Cloud, device mobili, Big Data analytics e IoT – ha portato enormi cambiamenti e benefici in termini di produttività, efficienza, oltre che vantaggi ai singoli cittadini, ma ha inevitabilmente cambiato lo scenario della sicurezza: l’impatto di minacce o semplici incidenti informatici può avere oggi una portata significativa, non solo in termini di disservizi per i singoli cittadini, ma di importanti ricadute di profilo economico, sociale, organizzativo, oltre che in termini di sicurezza a livello personale e globale (le minacce sono aumentate al ritmo del +30% nei primi 6 mesi del 2015 – Clusit). L’attenzione al tema della Cyber-security negli ultimi anni si è sviluppata, sia in virtù di una maggiore consapevolezza dei rischi e dei danni generati dagli attacchi informatici che di vincoli normativi sempre più stringenti che costringono imprese e pubbliche amministrazioni a proteggersi e prevenire gli incidenti. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Information Security & Privacy – School Of Management del Politecnico di Milano, nell’86% delle imprese la consapevolezza dell’importanza di una gestione dell’information security & privacy è cresciuta negli ultimi tre anni; dato confermato anche dalla pianificazione del budget, che prevede nel 74% dei casi un’allocazione formale con orizzonte annuale o pluriennale. Per affrontare in maniera efficace le minacce che, secondo quanto evidenziato dall’Osservatorio Information Security & Privacy, possono provenire tanto da fonti esterne come le organizzazioni criminali (nel 58% dei casi) o gli hacktivist (46%), quanto quelle interne, come gli stessi dipendenti (49%) ed i consulenti aziendali (30%), occorre dotarsi di strumenti di protezione (firewall, antivirus, ecc.), ma soprattutto delineare politiche di sicurezza, basate sull’analisi dei rischi e sullo sviluppo di misure di protezione in linea con i potenziali pericoli e le esigenze delle singole infrastrutture, nella piena consapevolezza delle opportunità generate dallo “spazio cibernetico”.