La multinazionale dell’information technology Atos (quotata a Parigi) con 100 mila dipendenti e un fatturato da 12 miliardi euro, investe nei talentii italiani. A testimoniarlo è il piano assunzioni di 200 giovani che l’azienda prevede di portare a termine entro la fine dell’anno.
Atos Italia, che opera con più di 2000 collaboratori in 5 sedi (Milano, Napoli, Brescia e due a Roma), ha chiuso l’anno con un netto segno positivo, facendo registrare la migliore performance di tutta l’area Cee del Gruppo: +10% di fatturato e +19% di forza lavoro.Quest’anno l’azienda ha davanti a sé la sfida dell’Olimpiadi di Rio 2016, di cui è lo storico partner It
I ricavi a livello globale di Atos nel 2015 si attestano a quota 10,686 milioni di euro, il 18% in più su base annua e lo 0,4% in più in termini assoluti. Il margine operativo è pari a 883.7 milioni di euro equivalente al 8,3% dei ricavi, rispetto al 7,1% registrato nel 2014 a tassi di cambio e perimetro di consolidamento costante. Sono entrati nuovi ordini per un totale di 11.2 miliardi di euro, con un conseguente rapporto ordini-fatturato pari a 105%. Il portafoglio complessivo è aumentato di oltre 2.9 miliardi di euro attestandosi a quota19.1 miliardi, pari a 1.7 anni di fatturato. Il flusso di cassa netto ha raggiunto 593 milioni di euro alla fine del 2015. Il flusso di cassa disponibile è di 450 milioni nel 2015 rispetto ai 367 milioni registrati nel 2014. L’utile netto raggiunge quota 437 milioni di euro, il 55% in più su base annua, mentre l’utile netto del gruppo si attesta a quota 406 milioni, +53% rispetto al 2014.
“Nel 2015 abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi finanziari prefissati, e abbiamo rafforzato la nostra posizione internazionale nel campo dei servizi digitali. Abbiamo registrato ordini in ingresso per un totale di 11 milioni e il 75% dei nostri profitti è generato da contratti pluriennali. Il 2015 è stato un anno molto positivo per Atos e, osservando tutti i parametri di valutazione, prevediamo che il 2016 sarà ancora migliore con un aumento dell’utile netto previsto di almeno al 30%. Sulla base dei risultati del 2015, il cda ha proposto un dividendo pari a 1,10 euro per azione, +38% rispetto all’esercizio precedente.”
“Una nuova sede a Roma, il lancio della service line BDS (Big Data and Security), un piano di assunzioni che, solo nel 2015, ha generato circa 150 opportunità professionali e che nel 2016 ne prevede ulteriori 200, con un focus sui giovani talenti: sono solo alcune delle tappe più significative di un 2015 che per il gruppo è stato in piena ascesa, in controtendenza con l’attuale congiuntura economica. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in virtù dei quali abbiamo realizzato la migliore performance della GBU Cee. Atos crede e investe nel nostro Paese e punta sul talento delle persone per proseguire il percorso di sviluppo anche nel 2016, mirando a obiettivi ancora più ambiziosi”, ha detto Giuseppe Di Franco, (nella foto) ceo del Gruppo Atos in Italia.
*Cee: l’area Central Eastern Europe comprende Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Polania, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Turchia.