Intesa Sanpaolo ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Banca di Credito Sardo e Cassa di Risparmio di Venezia. Il progetto di fusione – dopo l’autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 57 D. Lgs. n. 385/1993 – è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Torino, come previsto dall’art. 2501-ter c.c., in data 15 settembre 2014.La fusione sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo ai sensi dell’art. 2505, comma 2, c.c., come consentito dall’art. 17.2 dello Statuto sociale. I soci di Intesa Sanpaolo, che rappresentino almeno il 5% del capitale sociale, potranno chiedere che le decisioni da parte della banca siano adottate dall’Assemblea straordinaria a norma dell’art. 2502, comma 1, c.c.. I soci eventualmente interessati ad avvalersi di questa facoltà dovranno indirizzare, presso il Registro delle Imprese di Torino, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, apposita domanda a Intesa Sanpaolo, Servizio Segreteria Societaria – Ufficio Soci, Piazza San Carlo n. 156, 10121 Torino, corredata dall’apposita comunicazione comprovante la titolarità delle azioni (anticipando tutta la documentazione al fax n. 011/5556396).
Ai sensi della vigente normativa, la documentazione sull’operazione in oggetto – che ricomprende il
progetto di fusione, le relazioni degli organi amministrativi nonché i bilanci d’esercizio al 31/12/2013
(sostitutivi delle situazioni patrimoniali) con le relative relazioni – è stata depositata, a disposizione del
pubblico, presso la Sede sociale nonché nel meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info ed è consultabile
sul sito group.intesasanpaolo.com. Presso la Sede sociale sono stati altresì depositati i bilanci degli ultimi tre esercizi delle società partecipanti all’operazione, con le relative relazioni.