Bangladesh: intervista al Console di Milano Ms. Rezina Ahmed

Gli scambi commerciali tra il Bangladesh nei primi tre mesi del 2016, il business delle imprese italiane nei 40 Paesi segnalati a livello internazionale segnalati come rischiosi vale 15,5 miliardi di euro, e 498 milioni per il solo Bangladesh. In particolare con Dacca erano in forte crescita gli scambi lombardi: +13,4% l’import e +6,7% l’export nel periodo gennaio-marzo. Intervista al Console Generale della Repubblica del Bangladesh a Milano, Ms. Rezina Ahmed.

Uno studio, la Camera di Commercio di Milano rileva che il Bangladesh, considerato tra i Paesi rischiosi, aveva incrementatoi suoi rapporti commerciali con l’Italia fino a posizionarsi tra i primi Paesi al mondo in termini di scambi. Nei primi 3 mesidel 2016, scambi per 498 milioni.Per quanto riguarda gli scambi commerciali con la solaLombardia, ai primi posti del Paesi considerati a rischio la Turchia (1 miliardo), l’ Arabia Saudita (441 milioni), Israele,Algeria, Messico e Tunisia con circa 300 milioni, Iran e Ucraina con quasi 200, Pakistan e Bangladesh con quasi 100. Eppure i nostri imprenditori investono nel Paese e credono nelle possibilità di sviluppo. Sono otto i Paesi che, a livello mondiale, offriranno nel 2016 le più promettenti opportunità di business per i nostri esportatori: India e Vietnam, Bangladesh e Filippine, Tanzania e Kenya, Perù e Colombia. Mercati “top” che andranno incontro a una forte crescita, mostrandosi in controtendenza rispetto a gran parte dei mercati emergenti, che hanno attraversato una difficile congiuntura economica nel 2015.

Grazie a condizioni politiche stabili, bassi costi delle materie prime e una classe media emergente il Bangladesh (Pil +6,3% vs 2015) offre oggi agli investitori internazionali e migliori opportunità di business. Per gli esportatori le opportunità nella Repubblica democratica con capitale Dhaka si concentrano sui beni di consumo durevoli e nell’elettronica, settori in espansione grazie all’aumento del reddito disponibile, dell’urbanizzazione e al miglioramento dei livelli di vita. Ma anche nelle costruzioni, che oggi godono dello sviluppo infrastrutturale, inclusa la realizzazione di nuovi porti nelle aree con forti facilitazioni economiche e fiscali. Il Paese è meta d’esportazione anche per i settori della meccanica e dei beni strumentali anche se la concorrenza sui prezzi da parte delle imprese asiatiche dei Paesi vicini del settore dei macchinari è molto elevata.

AGEVOLAZIONI, VELOCITA’ E TASSE AI MINIMI

Forti agevolazioni e benefici in termini fiscali (100% di detassazione nei primi due anni di attività e 50% dal terzo al 4° anno, per scendere ulteriormente al 25% dal 5° anno in avanti) sono diretti a chi opera nel settore tessile che non ha limiti all’esportazione dal Bangladesh verso il resto del mondo. “Le imprese o i singoli imprenditori che hanno come obiettivo investire nel Paese”, dice il Console Generale della Repubblica del Bangladesh a Milano, Ms. Rezina Ahmed, intervistata da btboresette in occasione della giornata internazionale della lingua madre celebrazione indetta dall‘UNESCO che ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, “devono sapere che tutto il settore della lavorazione e conservazione del food è in grande espansione. Servono macchinari, tecnologie, organizzazione, ingegnerizzazione e solidi piani di business. Così come per il settore dell’energia che necessità di essere rinnovato e che presenta una grande quantità di gas naturale e carbone disponibili”.

La vita nel Paese ha costi bassi rispetto ai parametri europei e americani, ma anche rispetto ai Paesi limitrofi come l’India. Una popolazione di oltre 152 milioni di consumatori con una densità di 1015 abitanti per chilometro quadrato. Il Paese esporta merci per 30 miliardi di dollari e importa (dati 2013-14) per circa 37 miliardi di dollari. Gli investitori internazionali (che beneficiano di nessun massimale) hanno una serie di facilitazioni a iniziare dalla proprietà del 100% del loro insediamento, allacciamenti e pratiche attive in meno di 48 ore e documentazione per iniziare le attività rilasciate dal BOI Board of Investiment nei 10 giorni successivi all’inoltro della domanda. Tra i diversi servizi di sostegno alle imprese BOI fornisce anche informazioni complete e consigli sulla creazione di operazioni in Bangladesh, organizza visite in loco., identifica i potenziali fornitori, subappaltatori, partner di joint-venture., fornisce contatti utili con le organizzazioni pubbliche e private chiave e coordina le relazioni tra la comunità degli affari esteri e di altri enti pubblici. Per ulteriori informazioni sulle zone speciali EPZ http://www.epzbangladesh.org.bd/

Nella foto Primo Ministro della repubblca del Bangladesh, Sheikh Hasina

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