Barrese (Intesa Sanpaolo) interviene al meeting di Rimini

“Credo, e alcuni indicatori sono lì a confermarlo, che il modello di business vincente sia
quello che riesce a combinare la generazione di profitto per tutti gli stakeholder con la capacità di
valorizzare le persone”, ha detto Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.

Il responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha partecipato, nell’ambito del Meeting di Rimini, all’incontro “Lavoro e persona”, insieme a Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, Annamaria Furlan, segretario della CISL, Domenico Arcuri, ad di Invitalia, e Bernard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere.
“Il nostro intento, come Gruppo Intesa Sanpaolo, è quello di operare con la diligenza del buon padre
di famiglia, lavorando su più fronti per dare lavoro, qualità e sogno in un contesto fra i più difficili
per cambiamento e difficoltà che la storia ricordi per il mercato bancario.
In tale mutato contesto abbiamo continuato a creare profitto, mantenendo nel contempo la piena
occupazione, con parte del personale che, con adeguati investimenti formativi, è stato riconvertito a
nuove proficue attività. Con gli stessi principi stiamo intervenendo nella messa in sicurezza e
nell’integrazione delle banche venete nel Gruppo.”

Economia in difficoltà e Banche Venete
“Il contributo di Intesa Sanpaolo per il Paese non si limita al supporto dello sviluppo economico, ma
anche al “salvataggio” di molte realtà che sono in difficoltà. Dal 2014 a oggi abbiamo riportato in
bonis 63.000 aziende: questo significa che abbiamo salvato circa 600.000 posti di lavoro, il 3%
dell’occupazione italiana complessiva.
Anche il nostro intervento in Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca è stato fatto per proteggere
50 miliardi di risparmi, 2 milioni di clienti, 200.000 imprese e il lavoro di 10.000 persone con le loro
famiglie, e, nel complesso, per salvaguardare una delle aree produttive più dinamiche del Paese”.

Sostegno ai territori e alle imprese
“Il sostegno dei territori è nella nostra cultura e nel nostro ideale di fare bene la banca e ci sforziamo
ogni giorno di mettere al centro le nostre persone. Si è così creato un circolo virtuoso dove i risultati
economici sono la derivata dell’interessarsi agli altri, costruendo relazioni di lungo termine basate
sulla stima e sulla fiducia con un impatto positivo sull’economia.
Lo testimonia un impegno fortissimo per il Paese. Nel 2016 la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo
ha erogato 16,3 miliardi di euro alle imprese italiane e, nei primi 5 mesi del 2017, siamo già a 7,3
miliardi. Sono stati sottoscritti 455 contratti di filiera con altrettante aziende capofiliera per
sostenere un indotto di oltre 15.000 imprese fornitrici, per un giro d’affari di oltre 66 miliardi e una
forza lavoro di 82.000 dipendenti.
Con Confindustria abbiamo stanziato un plafond di 90 miliardi di credito nel triennio 2016/19, con
un sostegno particolare all’imprenditoria giovanile e dei nuovi italiani. 8 miliardi sono stati stanziati
per l’agroalimentare. Finanziamenti per 880 milioni sono stati erogati nel 2017 nell’ambito di
Industria 4.0.”

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