Il finanziamento a tasso zero della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si abbina al fondo perduto di Regione Lombardia e con un piccolo anticipo di capitale si può patrimonializzare l’impresa.
Un doppio binario per rendere più solide le Pmi
L’azione avviata da Regione Lombardia trova nell’iniziativa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate un valido alleato per spingere le PMI verso il rafforzamento patrimoniale.
Carlo Crugnola, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
«Anticipando il 10% del capitale è possibile rendere più solida la propria impresa. Regione Lombardia copre il 30% dell’aumento di capitale.
La nostra banca si è attivata con uno speciale finanziamento a tasso zero per sostenere fino al 60% del capitale aggiuntivo.
In questo modo, un aumento di capitale per un importo di 50 mila euro richiederà all’imprenditore l’immediata disponibilità di 5 mila euro.
15 mila arrivano dalla Regione a fondo perso e 30 mila dalla nostra Bcc come prestito chirografario, cioè senza garanzie reali, a tasso zero.
Tra le PMI manca troppe volte una cultura aziendale capace di prestare attenzione alla capitalizzazione dell’impresa stessa».
Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
La ripartenza deve iniziare dal basso e la nostra Bcc si pone al fianco delle aziende per aiutarle nel diventare più solide»
«Lo facciamo con lo spirito di fare rete con i “nostri” imprenditori e con le istituzioni, offrendo le soluzioni più adeguate per rinsaldare le radici delle aziende affinché possano cogliere al meglio tutte le occasioni di sviluppo e ripartenza».
L’iniziativa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate prevede un finanziamento chirografario (cioè fiduciario, senza garanzie reali) a tasso zero, restituibile fino a cinque anni.
L’importo è pari al 60% dell’aumento del capitale sociale deliberato da artigiani e imprenditori per la propria impresa. L’unico costo richiesto sono i 100 euro per l’istruzione della pratica.
A questo si può aggiungere l’azione di Regione Lombardia, pronta a intervenire con un finanziamento a fondo perso fino al 30% dell’aumento di capitale, per un importo massimo di 75 mila euro.
La Regione pone come vincolo la finalizzazione dell’aumento di capitale con un investimento sull’industry 4.0, oppure la transizione digitale, la sostenibilità.