BCS spa, azienda di Abbiategrasso specializzata nella produzione di mezzi agricoli, ha deciso di rafforzare la sua presenza in America del sud con l’apertura di una nuova filiale estera in Brasile, a Caxias do Sul, tra S. Paolo e Porto Allegre, nella regione del Rio Grande Do Sul. “Il Brasile rappresenta un mercato di oltre 220 milioni di persone dove emerge che le nostre macchine, specialmente trattori compatti e monoassi si dimostrano particolarmente adatti a soddisfare la domanda. Il Brasile sarà il grande responsabile per la produzione di cibo a seguito della richiesta dovuta alla crescita della popolazione mondiale nei prossimi 50 anni, perche è l’unico paese al mondo con capacità di triplicare l’area delle coltivazioni, quindi il futuro dell’Agribusiness a livello mondiale è qui”, spiega Carlos Bidoia, direttore commerciale BCS Brasile. “Moltissime aziende che abbiamo visitato, circa il 50% del mercato complessivo e il 70% nella zona di del Rio Grande Do Sul – che ha quasi 11 milioni di abitanti – , sono aziende di italiani che da alcune generazioni si sono trasferiti in Brasile, molti dei quali veneti, che hanno portato la cultura del vigneto e che percepiscono i prodotti BCS come i trattori che meglio rappresentano l’eccellenza del Made in Italy per tecnologia e innovazione”, aggiunge il direttore marketing BCS, Carlo Cislaghi. “La zona nella quale abbiamo deciso di aprire la filiale è strategica nel panorama agricolo brasiliano. Esistono decine e decine di aziende di medie dimensioni che producono del buon vino ed erba da fienagione, che hanno bisogno di trattori specialistici per il vigneto, una gamma che certo non manca nella nostra produzione. Ma anche il mercato dei motocoltivatori e dello sfalcio dell’erba è interessato alla nostra gamma prodotti”. Come sarete distribuiti? ” La filiale sarà gestita da un team di tre persone Ettore Borghi e i fratelli Carlos e Alex Bidoia che sono approdati a BCS Brasile dopo aver lavorato per 10 anni in Italia. Carlos è il nuovo direttore commerciale proprio in virtù dell’esperienza maturata che gli permette di conoscere benissimo la gamma prodotti del Gruppo. Abbiamo già trovato dealer e importatori interessati”. Avete avuto sovvenzioni per poter aprire una vostra filiale? “Il Brasile, che non dimentichiamo rappresenta la metà dell’intero Continente sudamericano, sostiene l’agricoltura e prevede sovvenzioni per la produzione di prodotti brasiliani – che resta comunque un mercato numericamente limitato a meno di 10 mila pezzi – ma non aiuta l’importazione e la commercializzazione di prodotti non brasiliani. Ma ci sono banche brasiliane e spagnole che danno buoni incentivi anche a chi importa macchinari stranieri. La filiale brasiliana sarà l’ottava del Gruppo che è già presente con filiali estere in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Cina e India. La nuova apertura rappresenta l’ultimo traguardo dell’espansione di BCS verso i mercati esteri che è iniziata con BCS Iberica nel 1967. L’avviamento della nuova sede brasiliana punta a un presidio diretto sull’America Latina dove il gruppo di Abbiategrasso ha cominciato a imporsi negli anni passati con la commercializzazione dei suoi prodotti in Messico, Perù e Cile affidando la gestione del mercato Centro e Sud America alla BCS Iberica che sotto diversi aspetti è molto vicina ai paesi in questione. “In particolare l’apertura della nuova filiale in Brasile è stata il frutto di un’accurata ricerca di mercato realizzata della divisione marketing che ha dimostrato il valore di quel mercato che sarebbe stato comunque difficile da raggiungere senza una presenza diretta sul territorio, a causa delle leggi che impediscono di esportare i prodotti”, prosegue Cislaghi. “Caxias do Sul è la città deputata ad accogliere la nuova filiale BCS grazie alla sua posizione strategica. Il Brasile infatti è diviso in tre parti distinte per produzione: il nord dove ci sono le foreste, il centro dove si trovano le miniere e il sud, dove sorge la nuova sede, che è caratterizzato dalle coltivazioni agricole. La zona del Rio Grande Do Sul è infatti caratterizzata da piantagioni, vigneti e frutta a nocciolo che per noi costituiscono un mercato fertile”.