Feb 25 2019

Ribaltata l’ACB della Torino-Lione. Una lettura critica valuta benefici fino a 1,5 miliardi di euro.

Il 12 febbraio 2019 è stata presentata al governo l’Analisi Costi-Benefici (ACB) della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, voluta dall’attuale Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e redatta dal gruppo di lavoro sulla valutazione dei progetti coordinato da Marco Ponti, Professore Ordinario di Economia applicata al Politecnico di Milano. L’analisi stima un valore attuale netto economico (VANE) negativo pari, rispettivamente, a -6.995 milioni di euro, considerando i costi “a finire”, e a -7.949 milioni di euro, facendo riferimento al costo intero (comprensivo del costo della Fase Preliminare, consuntivato al 31/08/2018 in 1.397 milioni di euro). Il valore attuale dei benefici ammonta a 5,417 miliardi di euro, contro un valore attuale dei costi di 12,412 miliardi.

Questi alcuni temi indagati nell’“Analisi costi-benefici del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione”, condotta dal Centro Studi di Fondazione Ergo.

Di seguito, alcuni dati:

Il costo dell’investimento è sovrastimato, in quanto si analizza una visione europea del progetto anziché una italiana, conteggiando anche la quota a carico della Francia e si considera il costo della tratta nazionale di 200 milioni di euro per la riqualificazione e il potenziamento dello scalo di Orbassano, che non fa parte della Torino-Lione;
Nell’ACB originaria, si utilizza la regola “metà dell’headway”, che dimezza i tempi (infatti, viene conteggiato il risparmio di un’ora);

Il costo sociale per ogni decesso evitato viene stimato dalla UE pari a 1,87 milioni, per un ferito grave 243 mila euro. Questi numeri si potranno ridurre grazie alla nuova ferrovia, che comporterà un minor uso del trasporto su gomma sia passeggeri sia merci, quindi un minor numero di feriti e morti per incidente;

Nel calcolo della riduzione delle emissioni di CO2 per il passaggio da gomma a ferro, sono stati considerati soltanto i veicoli di classe Euro 5 e 6, mentre il parco circolante italiano è caratterizzato principalmente da veicoli euro 0-1-2-3-4 ad alto impatto inquinante;

Viene calcolato il calo nel gettito delle accise (e dei pedaggi) tra i costi, fattori da considerare in un’analisi finanziaria e non economica; ciò significa, inoltre, auspicare un maggiore consumo di carburante, per avere maggiori entrate nelle casse dello Stato

“Analisi costi-benefici” è il tema centrale del quarto numero de “I Quaderni di approfondimento”, la collana di Fondazione Ergo dedicata ad analizzare il panorama industriale italiano.

È possibile leggere e scaricare il quarto “Quaderno” a questo link  goo.gl/ayjjU

 

Feb 12 2019

Aurora Pitigliano: una storia d’altri tempi

Quella dell’Aurora Pitigliano è una storia d’altri tempi. Il calcio italiano è ricco di storie affascinanti che rasentano la favola. Le fiabe. Come quella dell’Usd Aurora Pitigliano, molto più che una squadra di calcio. Un vero e proprio polo di aggregazione per un paese di 3.800 anime che popolano Pitigliano, comune in provincia di Grosseto al confine tra le terre di Toscana e il Lazio. Nota come la piccola Gerusalemme, Pitigliano registra la presenza di una comunità ebraica che risale al 1500 e che da sempre è ben integrata nel contesto sociale che qui ha la propria sinagoga.

La società calcistica nasce ufficialmente nel 1922 anno in cui viene convocato il primo consiglio a cui aderivano tre società sportive diverse. Nel 1946 si stipula il primo atto notarile che ufficializza la costituzione della società calcistica. In quegli anni si disputavano solo amichevoli e singole partite con le squadre dei paesi vicini. Fino all’8 settembre del 1956 quando la Usd Aurora Pitigliano si iscrive al suo primo torneo regionale. In questi anni il migliore risultato ottenuto è stata la partecipazione al campionato Eccellenza nell’anno ’98 ’99. Lo stadio non ha un nome ufficiale lo chiamano tutti Vigna Grande un po’ per rendere omaggio alla famiglia Ciacci viticoltori da cinque generazioni che ha regalato il terreno che ha il sapore del tufo dove è stato costruito. Ma anche per rendere omaggio alla qualità dei vini rossi e bianchi DOC che produce la Cantina di Pitigliano in quelle colline dove risuonano i cori del club calcistico su un vecchio motivo di Sergio Endrigo.

Ogni domenica in cui l’Usd Aurora gioca in casa, sugli spalti ci sono almeno 300 persone il 10% dell’intera popolazione, galline e asini compresi. Siamo in piena Maremma al confine con la regione Lazio che se il pallone è troppo alto lo raccolgono a Roma. E proprio dalla Capitale arrivano alcuni ragazzi che ogni domenica difendono i colori della società. In totale i giocatori coinvolti nelle sei squadre che giocano in altrettanti campionati superano i 120 ragazzi, tra primi calci, esordienti, giovanissimi, allievi, juniores e prima squadra impegnata nel campionato Promozione Toscana. I colori? Giallo blu. Nel 2009 c’era anche una squadra femminile che dopo qualche anno non riuscì più a creare intorno a sè un minimo di presenze. Domani al Teatro Salvini verrà presentato il libro “Aurora Pitigliano, molto di più che una squadra di calcio”, curato da Vittorio Patanè giornalista sportivo alla presenza di Tulio Tenci, attuale presidente Usd Aurora Pitigliano; il sindaco Giovanni Gentili; Agide Rossi, delegato provinciale FIGC Ind; Vincenzo Sabatini, delegato regionale AIC associazione italiana calciatori, e numerosi ospiti e protagonisti del mondo del calcio.

“Il libro ripercorre la storia della società e della squadra dal primo consiglio del 1922, a cui si riferisce la foto collocata in copertina”, spiega Maria Letizia Romani, vicepresidente della società – quella che accompagna i ragazzi in trasferta ogni sabato. “È un racconto suddiviso per anni, corredato da risultati, tabellini, fotografie. Ci auguriamo che i lettori, sfogliando queste pagine, possano ripercorrere piacevolmente la storia dell’Aurora, provando emozioni, riconoscendosi magari in ricordi personali. Le stesse emozioni che abbiamo provato noi nell’assemblare il materiale. Abbiamo scelto come titolo ‘Aurora, molto più che una squadra di calcio’, perché l’Aurora è qualcosa che ha unito i pitiglianesi per intere generazioni, è stato ed è un punto di riferimento anche a livello sociale. Il primo ricordo che ho personalmente dell’Aurora, risale a quando avevo 5 anni, o forse 6, e andavo al campo sportivo con i miei genitori. Da dirigente il ricordo più bello è invece legato a tre anni fa, quando abbiamo vinto i play off a Sinalunga contro il Torrenieri. Un’emozione fortissima, più che vincere un campionato, perché sono finali con un risultato secco, o dentro o fuori, e soprattutto in bilico fino all’ultimo istante. Parlando dell’Aurora oggi, stiamo facendo bene quest’esperienza in promozione, anzi approfitto per fare pubblicamente i complimenti ai ragazzi e al mister per i risultati ottenuti sul campo.”

“Era un sogno che avevamo da tempo noi pitiglianesi di fare questo libro”, commenta Paolo Mastracca, assessore allo Sport del Comune di Pitigliano, “ho lanciato la proposta ed è stata subito raccolta da Aurora Pitigliano e da molti cittadini, che hanno partecipato attivamente alla ricerca della documentazione, proponendo vecchi articoli di giornale e foto. Senza lo sforzo comune di tutte queste persone non sarebbe stato possibile realizzare l’opera. È una bella pubblicazione, che sicuramente farà piacere a tutti coloro che hanno a cuore la squadra di calcio. Ma vorrei sottolineare, oltre al valore del libro, la bellezza dell’evento di presentazione, che è già di per sé un risultato straordinario, perché si ritroveranno tanti protagonisti della storia dell’Aurora, che hanno vestito la maglia giallo blu. Le adesioni all’evento sono state moltissime e questo ci riempie di orgoglio e di soddisfazione.