Sant’Egidio a Lucca: esempio di accoglienza
Preghiera, Poveri, Pace, le tre P che sintetizzano la solida presenza della Comunità di Sant’Egidio nel mondo. Nata nel 1968 a Roma su iniziativa di Andrea Riccardi, studioso, storico e politico (è stato ministro per la cooperazione internazionale e la cooperazione nel governo Monti dal 2011 al 2013), oggi la Comunità è presente in maniera operativa in 70 Paesi del mondo. In Italia conta migliaia di sostenitori. Gente comune, aziende, piccoli imprenditori, amministratori pubblici, liberi professionisti, commercianti e volontari che ogni giorno si adoperano per garantire accoglienza a chi ne ha bisogno. Senza tetto, migranti, famiglie, persone disagiate, anziani, disabili, reclusi e persone sole trovano un aiuto concreto, un pasto caldo, un’assistenza reale.
Un progetto importante
A Lucca, dove è presente dal 2001, la Comunità si prodiga ogni giorno per assistere famiglie in difficoltà, italiane e straniere. Nelle strutture in cui è ospite organizza e distribuisce un pasto caldo, sostiene l’integrazione dei migranti con la Scuola di lingua e cultura italiana, organizza doposcuola per bambini e ragazzi. Offre compagnia e aiuto ad anziani soli sempre più numerosi dentro e fuori le mura cittadine. Questa mattina è stata presentata la nuova Sede Polifunzionale della Comunità. Si tratta di uno spazio in disfacimento di proprietà delle Ferrovie dello Stato su Viale Cavour a ridosso della stazione ferroviaria precedentemente utilizzato come mensa dei ferrovieri e abbandonata da anni. Uno spazio che la città di Lucca attendeva da tempo. Una struttura capace di accogliere, in maniera organizzata, senza tetto e migranti con servizi di mensa, docce, lavanderie, orientamento ai servizi della città, distribuzione di pacchi alimentari, doposcuola per oltre 50 bambini e una quindicina di adolescenti. Una presenza importante per l’intera città.
Fare rete per non lasciare indietro nessuno
“Vuole diventare soprattutto un punto di socialità, incontro e di amicizia”, dicono Eleonora Colonnata e Michele Giannelli che hanno spiegato questa iniziativa. “Dopo la pandemia abbiamo voluto focalizzare il nostro operato sugli anziani che in questi ultimi anni si sono trovati in tanti casi veramente soli. La nostra speranza è poter creare uno spazio aperto a tutti che possa diventare un luogo di accoglienza per chi ne ha bisogno”. Una sfida non facile, che per realizzarsi ha bisogno di tutti: istituzioni, privati cittadini, aziende, professionisti. “Sono tantissime le aziende e i privati che ci hanno aiutato nella preparazione del progetto. L’impegno economico necessario a realizzare il progetto rimane non indifferente (oltre 250 mila euro ndr)”.
Imprese e cittadini coinvolti in uno sforzo di solidarietà
Oltre all’appoggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dove è stato acceso un mutuo che copre meno della metà dell’investimento pronosticato, sono diversi gli imprenditori che, non da oggi, contribuiscono economicamente, ma non solo, al successo delle iniziative della Comunità. Aziende grandi e piccole, liberi professinisti possono contribuire fattivamebte alla realizzazione di questo nuovo spazio polifunzionale oltre che economicamente, fornendo anche materie prime, arredamenti, suppelettili, progettazione, mano d’opera e tutto quanto può servire a renderlo funzionale. Chi fosse interessato ad impegnarsi con un contributo al progetto e desiderasse maggiori informazioni può contattare per e-mail la comunità Sant’Egidio all’indirizzo santegidiolucca@gmail.com o tramite telefono o WhatsApp al 3342829034.