Una convergenza possibile
Forse è solo un sogno di un idealista. Forse è un accostamento un po’ troppo azzardato. Ma la nomina del nuovo Papa e la sua scelta di chiamarsi Francesco, l’impostazione che sta dando al suo cammino, i suoi primi gesti quotidiani che diventano pubblici, le sue parole chiare e semplici, hanno uno stretto collegamento con i cambiamenti sociali e le novità che ne derivano, e che stiamo vivendo oggi in Italia. Il Movimento 5Stelle, nato per scelta il giorno di San Francesco il 4 ottobre del 2009, un Santo adatto per un movimento nato senza contributi pubblici, sedi, tesori e dirigenti, crea un link – ma sarebbe più corretto liaison – naturale con l’impostazione che Papa Francesco sta dando al suo apostolato. Ma non solo. Le elezioni politiche e la richiesta crescente che hanno anticipato le stesse, di una società civile che chiede rappresentanti meno legati alle caste e più a contatto con le istanze degli ultimi, hanno ottenuto ieri un primo e dirompente risultato: la nomina di Laura Boldrini a presidente della Camera dei deputati. Un altro incredibile link tra spinte sociali, nuovi rappresentanti, e una persona che da anni si spende a favore degli ultimi della Terra, i rifugiati senza colore politico, senza appartenenze di partito, i senza diritti. Una donna (solo la terza! dopo Iotti e Pivetti dal 1948 a oggi) che nel suo discorso di insediamento tra i numerosi e importanti impegni ha sottolineato la sua battaglia vera contro la povertà (…) e non contro i poveri (…) incassando il plauso caloroso dei rappresentanti del Movimento 5Stelle. Sarà solo un segnale di buon auspicio? Anche se fosse solo questo, godiamocelo, visti gli ultimi vent’anni e più di nulla. Del peggio che si poteva avere. Mi piace pensare a una convergenza di intenti temporali e spirituali basati su San Francesco e al suo sentimento universale.