Ott 04 2013

4 ottobre: San Francesco. Per Rcs un’occasione mancata

Io non sono Pietro Scott Jovane amministratore delegato Rcs Corriere della Sera e neppure il responsabile pubblicità dello stesso Gruppo editoriale ma trovo che il Corriere della Sera di oggi avrebbe fatto meglio a non pubblicare gli annunci pubblicitari pianificati che stridono rispetto alla cronaca delle pagine accanto. La modella in minigonna che pubblicizza una firma della moda o una borsetta o un qualsiasi marchio del lusso accanto alle foto dei dispersi e dei parenti della tragedia di Lampedusa, di chi scappa da un regime e di immigrati scampati alla morte, avrebbero meritato qualcosa di diverso. Noi lettori avremmo meritato qualcosa di diverso. Al loro posto per un solo giorno si sarebbe potuto pubblicare annunci di Onlus, per esempio? Cosa avrebbe perso Rcs? L’incasso di un giorno. E’ vero l’editoria va male, i conti non tornano, i soci reclamano utili per fine anno… ma ci avrebbero guadagnato in rispetto, in solidarietà, in immagine e qualche lettore in più. Magari. Lo stesso naturalmente vale anche per gli altri quotidiani e reti televisive o radiofoniche.

Mar 17 2013

Una convergenza possibile

Forse è solo un sogno di un idealista. Forse è un accostamento un po’ troppo azzardato. Ma la nomina del nuovo Papa e la sua scelta di chiamarsi Francesco, l’impostazione che sta dando al suo cammino, i suoi primi gesti quotidiani che diventano pubblici, le sue parole chiare e semplici, hanno uno stretto collegamento con i cambiamenti sociali e le novità che ne derivano, e che stiamo vivendo oggi in Italia. Il Movimento 5Stelle, nato per scelta il giorno di San Francesco il 4 ottobre del 2009, un Santo adatto per un movimento nato senza contributi pubblici, sedi, tesori e dirigenti, crea un link – ma sarebbe più corretto liaison – naturale con l’impostazione che Papa Francesco sta dando al suo apostolato. Ma non solo. Le elezioni politiche e la richiesta crescente che hanno anticipato le stesse, di una società civile che chiede rappresentanti meno legati alle caste e più a contatto con le istanze degli ultimi, hanno ottenuto ieri un primo e dirompente risultato: la nomina di Laura Boldrini a presidente della Camera dei deputati. Un altro incredibile link tra spinte sociali, nuovi rappresentanti, e una persona che da anni si spende a favore degli ultimi della Terra, i rifugiati senza colore politico, senza appartenenze di partito, i senza diritti. Una donna (solo la terza! dopo Iotti e Pivetti dal 1948 a oggi) che nel suo discorso di insediamento tra i numerosi e importanti impegni ha sottolineato la sua battaglia vera contro la povertà (…) e non contro i poveri (…) incassando il plauso caloroso dei rappresentanti del Movimento 5Stelle. Sarà solo un segnale di buon auspicio? Anche se fosse solo questo, godiamocelo, visti gli ultimi vent’anni e più di nulla. Del peggio che si poteva avere. Mi piace pensare a una convergenza di intenti temporali e spirituali basati su San Francesco e al suo sentimento universale.