Il Consorzio CBI dell’ABI, che raggruppa oltre 615 istituti finanziari, e l’Agenzia per l’Italia digitale hanno sottoscritto un accordo di cooperazione che permetterà a tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, fino al 31 dicembre 2013 e in via sperimentale, di accedere alla rete del corporate banking interbancario e quindi a tutti i servizi bancari dispositivi e informativi, finora attivi solo verso il MEF, Equitalia e l’Agenzia delle Entrate.Grazie a questo accordo le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi potranno consentire a cittadini e imprese di pagare online i bollettini da casa e ufficio, tramite il proprio home e corporate banking, o in mobilità, via tablet e smartphone.
Il consorzio CBI, nato nel 2008 in prosecuzione delle attività dell’Associazione per il Corporate Banking Interbancario e su impulso dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), gestisce un’infrastruttura di rete avanzata, definendo gli standard tecnici e normativi che consentono ai propri Consorziati di offrire servizi dispositivi, informativi e di gestione documentale alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.
Nel 2012 la rete CBI ha registrato il passaggio di oltre 4,4 miliardi di transazioni dispositive, informative e documentali tra l’Industria Bancaria e le imprese/PA. In particolare la rete CBI interconnette 890.000 imprese a 615 istituti finanziari, incluse Poste Italiane e CartaLis, che rappresentano il 98% del sistema bancario italiano per numero di sportelli e l’85,7% dei prestatori di servizi di pagamento.