Le aziende italiane interessate a presidiare i prossimi Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 possono godere di un interlocutore diretto. Si tratta della Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 (CCIB) – www.ccib.it – , che il 10 gennaio ha firmato importanti accordi – non solo commerciali ed economici – con gli organi statali e municipali del ricco Stato brasiliano dell’Espírito Santo. Il Segretario di Stato in carica, Cristina Vellozo Santos, il presidente della Banca di Stato allo sviluppo Economico – Bandes – , João Guerino Balestrassi e il presidente CCIB, Luciano Feletto, hanno firmato un protocollo di collaborazione mirato proprio al sostegno delle imprese Italiane e brasiliane interessate a valutare affari rispettivamente nello Stato dell’Espírito Santo e in Italia. Ma cosa prevede l’accordo?
Meno tasse e una maggiore velocità di disbrigo delle pratiche burocratiche, sono due tra i numerosi e significativi vantaggi dei quali potranno godere le imprese italiane che prenderanno contatto con questo Stato attraverso CCIB. Ma non basta. Sarà più semplice e gratuito valutare azioni e insediamenti, approfondendo in via preventiva qualsiasi azione, i bisogni, le strategie, il mercato, le opportunità e quanto necessario a rendere operativa e di successo un’azione economica o produttiva.
Il protocollo di collaborazione favorisce partnership e insediamenti di imprese italiane interessate all’apporto di proprie conoscenze imprenditoriali, tecnologie e know how nei settori in grande sviluppo e trainanti dello Stato – Oil & Gas, graniti, marmi e pietre ornamentali, infrastrutture (strade, autostrade, porti), meccanica industriale, centri di ricerca avanzata – potendo contare su infrastrutture portuali, aeroportuali e stradali in grande sviluppo, e sull’appoggio e sostegno, anche finanziario, di progetti destinati a insediamenti locali.
Lo Stato dell’Espírito Santo offre un mercato molto attrattivo per le Pmi perché una buona parte dei 190 miliardi di dollari stanziati in Brasile per lo sviluppo del settore oil & gas fino al 2019, a seguito della scoperta dei giacimenti marini di petrolio e gas, riguarda proprio questo Stato che, con soli 3 milioni e mezzo di abitanti, è il secondo produttore brasiliano nell’oil & gas e il Paese con il Pil più alto del continente.
Numerose sono le eccellenze produttive: laminati d’acciaio, marmi e graniti – il 70% della movimentazione brasiliana passa da lì –, caffè d’alta qualità e papaya; ed è grande esportatore di cellulosa. Inoltre, il 75% della popolazione è di origine italiana, quindi gioca a favore anche una certa affinità culturale. Nel mercato oil & gas, le nuove scoperte di giacimenti, dovranno essere potenziate con infrastrutture stradali e autostradali, l’edilizia civile e industriale e la meccanica di precisione, tutti ambiti dove gli italiani hanno molto da dire.
“La concretizzazione di questo accordo mira a sostenere il made in Italy nelle forme e organizzazioni d’agire adeguate a un paese partner che è diventato la 6ª potenza economia mondiale, con grandi opportunità di sviluppo legate anche ai grandi progetti dei Mondiali di calcio del 2014″, dice Luciano Feletto, presidente CCIB, “Olimpiadi del 2016 e delle importanti strutture che coinvolgono lo Stato dell’Espírito Santo e tutto il Brasile in generale, con l’opportunità per le Imprese italiane di trovare anche nuovi sbocchi a un mercato consumatore di sempre maggiore rilevanza”.
La CCIB, fondata nel 1954, è legalmente riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico di Roma ed è Registrata al n°18 nell’elenco delle Camere di Commercio italo estere o estere in Italia. Il suo obiettivo è fornire agli operatori economici delle due comunità di riferimento, italiani verso il Brasile e brasiliani verso l’Italia, informazioni, consulenza e assistenza. In particolare la CCIB intende informare e sostenere le Imprese italiane nelle loro azioni d’internazionalizzazione verso il Brasile; promuovere con altri Organi del “sistema Italia” eventi miranti al sostegno delle Imprese e del Made in Italy; fornire alle Imprese italiane adeguati servizi perché possano valutare, con conoscenze opportune, le loro azioni verso il Brasile; adottare metodologie di supporto e comunicazione alle Imprese ed Organi del “sistema Italia”; favorire, in ogni forma, le collaborazioni tra le due comunità economiche e istituzionali, utilizzando, caso per caso, le metodologie atte a favorire gli scambi tra queste diverse culture economiche.
Repubblica presidenziale con assetto federale dal 1891, il Brasile ha dimensioni e caratteristiche di un continente più che di un Paese, quindi avventurarsi per commercio o iniziative imprenditoriali in questa realtà, senza guide esperte, può esporre a seri rischi o far perdere preziose opportunità. CCIB aiuta a prevenire i rischi e a sfruttare al massimo le opportunità. Su una superficie di 8,5 milioni di kmq (2,2 volte l’Unione Europea dopo l’allargamento a 25 Paesi, e 28 volte l’Italia) il Brasile è diviso in 26 Stati che, con il Distretto Federale, sono convenzionalmente raggruppati in 5 grandi regioni. Ogni Stato ha regole, leggi, usi e costumi differenti, anche se per tutti la lingua è il portoghese e la moneta è il Real. Gli abitanti sono circa 186 milioni, quasi il 40% dell’Unione Europea, il triplo dell’Italia, il 30% ha meno di 14 anni e solo l’8% ha più di 65 anni. Quindi si tratta di un Paese giovane, con una grande spinta alla crescita. CCIB intende qualificarsi presso gli stakeholder come il centro di competenze e di partnership più affidabile per chi vuole cogliere le possibilità di questo mercato in pieno sviluppo e molto attratto dal Made in Italy.