Il progetto della Banda Ultra Larga nella zona industriale di Concorezzo e della Ex- Singer di Monza, scatta nella fase due. Il progetto, vedi anche https://www.btboresette.com/la-brianza-viaggera- a-banda-ultra-larga/ – Brianza Speed Net è promosso da un bando di Regione Lombardia che mette a disposizione 1 milione e 100 mila euro per la creazione delle infrastrutture necessarie per la Bul. Non solo, tutte le aziende avranno a disposizione il voucher della Camera di Commercio di Monza e Brianza del valore di 400 euro (per una somma stanziata di ben 84 mila euro) che coprirà il costo del primo periodo del servizio. Il progetto prevede la costruzione e manutenzione della rete che verrà assegnata solo nel momento in cui le aziende, che hanno espresso il proprio interessamento, avranno sottoscritto un numero di contratti per servizi di connettività ritenuto sufficiente al sostenimento economico-finanziario www.brianzaspeednet.it . Il numero stimato è di 200 contratti a fronte di 210 pre-adesioni.
La banda che sarà messa a disposizione dagli operatori sarà di tipo “punto – punto in architettura FTTH” (Fiber To The Home), e consentirà la connessione in banda ultra larga di tutte le imprese aderenti all’iniziativa. Il servizio in fibra ottica sarà fruibile con prezzi medi di gran lunga inferiore rispetto ai prezzi di mercato. Da stima del centro studi della Camera di Commercio si è calcolato che nelle zone coperte dalla Banda Ultra Larga il valore degli immobili aumenta del 4,25%.
Nell’iniziativa sono parte attiva anche il comune di Monza e quello di Concorezzo. Alcuni dati. Le prime aziende ad aver aderito sono state quelle legate ai settori delle nuove tecnologie, seguite da quelle di grandi dimensioni. La zona che ha dato la miglior risposta è stata quella della Dogana di Concorezzo. Entrando nel dettaglio il 48% delle imprese che hanno firmato la pre-adesione sono piccole imprese con un numero di dipendenti che è tra gli 11 e i 50. A seguire le micro imprese, 35% (dipendenti da 1 a 10), poi le medie imprese, 13% e infine le grandi imprese, 4% (che, ricordiamo, sono state le prime ad aderire ma sono anche presenti in numero inferiore).
Guardando invece alle tipologie di aziende che hanno espresso la pre-adesione, il 31% rappresentano settori diversi da quello legato alla meccanica (24%), da quello dei trasporti (18%), da quello legato ai servizi relativi alla tecnologia (softweristica, servizi informatici, stampe ecc) 16%, e non sono neppure piccoli artigiani (botteghe, falegnami, negozi ecc) che sono l’11%.
“Ci abbiamo messo più del tempo previsto (la scadenza per la raccolta delle pre-adesioni era a dicembre), ma siamo convinti che questa iniziativa non possa non partire, perché avrà una ricaduta importante sulle attività produttive di Monza e Concorezzo”, ha detto Giacomo Piccini, direttore del distretto Green High Tech, ente che si occupa di comunicare il progetto Brianza Speed Net al territorio. “L’iniziativa non è stata recepita da subito al meglio, tanto è vero che abbiamo dovuto prologare i termini e abbiamo dovuto fermarci a poco più di 200 pre-adesioni quando l’obiettivo era di 250. Ora questi assensi si devono trasformare in contratti, in modo che Regione Lombardia abbia la certezza del buon fine dell’investimento a fondo perduto di oltre 1 milione di euro per la posa della infrastruttura”.