Da una nuova ricerca commissionata da Ricoh Europe e condotta dall’Economist Intelligence Unit emerge che solo un leader su dieci nel settore dei servizi finanziari ritiene che la propria azienda possa trarre rapidamente vantaggio dalle nuove opportunità e sia in grado di adattarsi ai nuovi cambiamenti che caratterizzeranno il futuro.I dirigenti dei servizi finanziari delle aziende, sempre secondo la ricerca Ricoh, – www.ricoh.it – riconoscono la necessità di trasformare velocemente la propria azienda per riuscire a tenere il passo con i cambiamenti tecnologici, a trattenere i clienti e a migliorare i processi alla base del loro core business.
Oltre la metà degli intervistati (il 54%) afferma di avere molte idee per affrontare la trasformazione futura, ma ammette di non avere la possibilità di concretizzarle come pensa e in maniera adeguata. Per i manager gli ostacoli per concretizzare le idee e per aumentare la velocità di trasformazione e raggiungere una maggiore agilità dell’impresa sono legati ai processi. Il primo ostacolo è rappresentato dalla burocrazia dei processi decisionali, seguito dalla difficoltà di collegare in maniera efficace i sistemi tecnologici (al secondo posto) e dall’accesso non ottimale alle informazioni (al terzo posto).
“È molto probabile questi prossimi tre anni saranno anni di sfide per i servizi finanziari che vogliono cambiare”, dice Carsten Bruhn, (foto in alto) executive vice president di Ricoh Europe. “Ma risolvendo le problematiche nelle aree prima evidenziate saremo in grado di trasformare rapidamente gli svantaggi in benefici. Potremo migliorare la capacità di risposta alle esigenze dei clienti, diventare più efficienti e diminuire l’esposizione ai rischi”.