“Storie di vendita vissuta” raccoglie le testimonianze di quaranta venditori delle aziende associate Univendita che hanno scelto una professione “antica” ma rivelatasi di successo proprio in anni di crisi dei consumi. Donne e uomini che, andando oltre gli stereotipi, si sono costruiti una nuova carriera
Gabriella, sorda dalla nascita, tiene party dedicati a clienti affetti dalla medesima disfunzione. Tomorr, arrivato dall’Albania in gommone, è diventato il primo venditore in Italia di aspirapolvere e ha comperato casa. Enza, casalinga ha dovuto rimboccarsi le maniche dopo che il marito aveva perso il lavoro e adesso mantiene la famiglia. Luca da amministratore dell’azienda di famiglia colpita dalla crisi, si è reinventato brillante “ambasciatore dell’alimentazione”. Alcune delle vicende raccontate in Storie di vendita vissuta, un libro che raccoglie le testimonianze di una quarantina di venditori delle aziende associate Univendita (Unione italiana vendita diretta) e che evidenzia il legame fra la professione della vendita diretta a domicilio e la persona che la esercita. Ogni venditore è consapevole che in questo lavoro vige la meritocrazia e che i risultati sono commisurati al tempo e all’impegno che vi dedica. Il coinvolgimento diventa un fattore determinante per il successo professionale. Le storie presentate nel libro vogliono far conoscere attraverso la viva voce dei protagonisti un’attività che, negli anni della crisi, è stata anticiclica e ha rappresentato per un numero crescente di persone un lavoro a tempo pieno o una soluzione part time flessibile, quindi particolarmente apprezzata dalle donne chiamate a conciliare le esigenze della famiglia con la necessità di arrotondare il bilancio domestico.
Ad accomunare le storie il punto di partenza: nessuno dei venditori avrebbe mai pensato alla vendita diretta a domicilio come a una possibilità di lavoro prima di intraprenderla. Una posizione che nasceva, in molti casi, dalla mancanza di informazioni su quest’attività o da un’opinione gravata da stereotipi che, alla prova dei fatti, si sono rivelati infondati. Il libro, proprio in quest’ottica, presenta storie esemplificative; non soltanto i campioni della vendita, ma chi svolge con successo un’attività che gli ha dato sicurezza aiutandolo a sbloccarsi nei rapporti con gli altri; chi non trovava il posto fisso e, fra le critiche della famiglia, si è lanciato in un’esperienza nuova che ha finito per convincere anche i più scettici; chi, provata la vendita diretta dopo un’esperienza in ufficio, non ha più voluto tornare dietro una scrivania. Fra le storie c’è quella di Angela, moglie e madre di cinque figli che, grazie alla vendita diretta, è riuscita a conciliare la passione per la cucina con un lavoro che la gratifica. C’è Marta che, in procinto di abbracciare una carriera musicale, opta a un tratto per la vendita dei cosmetici diventando in due anni una delle migliori manager della sua azienda in Italia. Ma ci sono anche i giovani: Francesca, studentessa di Medicina che, anche grazie ai guadagni della vendita di cosmetici, può mantenersi all’Università. C’è Stefano che, terminato il liceo e non vedendo sbocchi occupazionali, ha deciso di seguire le orme del padre nella stessa azienda di vendita diretta, mentre i compagni proseguivano gli studi all’università. Oggi Stefano si mantiene e vive da solo; i suoi compagni sono ancora quasi tutti alla ricerca di un lavoro. C’è Davide, ragazzo timido cui un professore consigliò di provare la vendita diretta per sbloccarsi e che è diventato uno dei migliori promoter della sua azienda. E c’è Michele, che ha lasciato il posto da vice direttore di un negozio di abbigliamento perché non vedeva mai il sole per diventare consulente di viaggio e dedicarsi professionalmente alla sua passione vera, il turismo.
«Nella trasformazione che sta conoscendo il lavoro, la professione del venditore rappresenta un investimento su se stessi, su risorse che spesso si ignora di possedere”, dice il presidente di Univendita Ciro Sinatra. “Se è vero che il posto fisso continua a essere un’aspirazione della maggioranza degli italiani è innegabile che oggi, per tante ragioni, si siano fatti strada anche altri modelli di lavoro. La vendita diretta, nello specifico, ribalta paradigmi consolidati delle occupazioni tradizionali, primo fra tutti: è il lavoro che dipende da me, e non il contrario». La maggioranza di storie di donne riflette, anche senza rispettarne esattamente le proporzioni, la prevalenza della componente femminile che, a giugno 2016, superava il 90% della forza vendita.