con CBILL pagamento delle bollette in multicanalità per 9 milioni di correntisti

Logo_CBICon il servizio CBILL messo a punto dal Consorzio CBI, oltre 9 milioni di famiglie e imprese che dispongono di un conto online in una delle banche che offre il servizio possono consultare e pagare bollette e fatture anche via internet. CBILL è già disponibile nel 49,7% delle banche italiane (per numero di sportelli) che hanno scelto di aderire al nuovo servizio già nella fase di sperimentazione, avviata nel primo semestre del 2014. In questo primo periodo, sono state registrate oltre 19 mila operazioni per un controvalore di circa 2 milioni di euro. Gli attuali servizi di home banking consentono ai clienti di pagare online solo le bollette delle aziende e delle pubbliche amministrazioni che hanno sottoscritto specifici accordi con la singola banca. Grazie al CBILL è sufficiente che l’azienda o l’amministrazione fatturatrice abbia adottato il servizio per consentire a chiunque disponga di un conto online di consultare e pagare le bollette attraverso tutti i canali messi a disposizione dalla sua banca: PC, tablet, smartphone e sportello automatico.

“Per milioni di famiglie e imprese italiane”, ha detto durante la presentazione del nuovo servizio, il direttore generale del Consorzio CBI, Liliana Fratini Passi, “questo significa risparmiare tempo e denaro. La digitalizzazione delle bollette vuol dire anche contribuire alle politiche di sostenibilità ambientale riducendo ogni anno il consumo di carta di circa 12.600 tonnellate e le emissioni di anidride carbonica derivanti dai processi di produzione e invio delle bollette di circa 21.420 tonnellate”.

L’elenco completo delle banche e delle aziende che hanno già aderito al servizio CBILL è disponibili sul sito www.cbill.it. Tra i grandi enti pubblici e privati che già utilizzano il servizio, troviamo ENEL Energia, ENEL Servizio Elettrico, l’Azienda USL 8 Arezzo e il Consorzio della Bonifica Renana. Il Consorzio CBI gestisce un’avanzata infrastruttura di rete che collega oltre 950 mila imprese e circa 600 istituti finanziari, tra cui Poste Italiane e CartaLis. Nel 2013 la rete CBI ha registrato il passaggio di oltre 4,4 miliardi di transazioni dispositive, informative e documentali tra l’industria bancaria e le imprese/Pa.

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