Skyway Monte Bianco questa estate ha fatto giocare centinaia di bambini al parco giochi per bambini al Pavillon du Mont Fréty. L’opera di ingegneristica italiana è stata inaugurata proprio all’inzio di agosto alla presenza di Augusto Rollandin, presidente della Regione Valle d’Aosta.
Il nuovo spazio Skyway For Kids. rappresenta non solo un punto riservato alle attività ludiche dei bambini, ma un luogo in cui è possibile vivere l’esperienza del mondo alpino, resa accessibile dalle cabine panoramiche che ruotano a 360° e raggiungono il punto più vicino alla cima del Tetto d’Europa. Raggiungibile con la nuova funivia Skyway Monte Bianco, Skyway For Kids sorge a 2.173 metri di quota e si presenta come un parco giochi in cui i più piccoli possono divertirsi imparando. Le strutture e i percorsi ludici sono pensati per rendere indimenticabile il momento del gioco. Dopo aver provato l’ebrezza di raggiungere nel modo più sensazionale possibile la stazione intermedia del Pavillon, i bambini si confrontano con l’ambiente del promontorio del Mont Fréty e scoprono alcune delle principali attività della vita di montagna e sentirsi veri e propri “piccoli alpinisti”. In questi mesi di apertura mlti bambini hanno potuto navigare sulle acque del laghetto ricreato nel parco per mantenere la continuità con il paesaggio originario, assaporando il piacere della fatica di speciali arrampicate. Inoltre hanno potuto camminare in bilico su un percorso stretto sospeso a 30 cm da terra o sulsentiero di collegamento con il Giardino Botanico Alpino Saussurea. Hanno anche potuto muoversi nei percorsi di terra battuta che si snodano come sentieri montani tra il prato e l’area a ghiaia imparando a gestire i flussi d’acqua cimentandosi nella costruzione di dighe.
Il parco giochi si inserisce in un contesto ambientale davvero unico. Per questo motivo le strutture-gioco sono state progettate nel loro design per convivere armoniosamente con il paesaggio: tutti i giochi sono stati realizzati in legno e i colori predominanti sono quelli naturali per consentire un’integrazione delicata, priva di contrasti cromatici eccessivi.