Certificazione Unica, IVA, IRPEF, 730 scadenze in vista

Si parte da oggi e per tutto il mese di marzo sarà un calvario tra scadenze fiscali,anticipi e compilazioni moduli. In marzo i sostituti d’imposta devono inviare all’Agenzia delle Entrate la certificazione unica 2016, ovvero il documento utile al Fisco per predisporre le dichiarazioni dei redditi precompilate in arrivo il prossimo aprile.

Sempre entro la fine di marzo i contribuenti sono chiamati anche a fare i conti con altre scadenze fiscali importanti a i iniiziare da oggi.

7 MARZO: CERTIFICAZIONE UNICA
Scade oggi il tempo a disposizione per i sostituti d’imposta per trasmettere, via telematica, all’Agenzia delle Entrate la certificazione unica 2016 comprensiva di tutte le informazione riguardanti:

– i redditi di lavoratori dipendenti e assimilati;

– i redditi di pensionati;

– i redditi di lavoratori autonomi con partita IVA e contribuenti che hanno registrato provvigioni e redditi diversi.

Saranno, poi, le Entrate ad utilizzare i dati inseriti nella CU per predisporre il modello 730 precompilato entro i termini indicati dal calendario fiscale.

COSA SI RISCHIA SE NON SI RISPETTA LA SCADENZA?

Se non si rispetteranno le scadenze previste si sarà automaticamente soggetti a sanzioni dell’importo di 100 euro (per singolo orientamento). La sanzione non potrà tuttavia superare i 50mila euro.

INVIO CERTIFICAZIONE UNICA ERRATA: COSA FARE?

Se entro oggi, 7 marzo si inoltra una certificazione unica errata, ma si procede entro massimo 5 giorni a correggere l’errore si potrà evitare di incorre in eventuale sanzione. Qualora, poi, la correzione venga fatta entro 60 giorni, la multa prevista viene a ridursi di un terzo, passando così da 100 a 33,33 euro.

QUALI SONO LE ECCEZIONI?

Viene, tuttavia, prevista un’eccezione: i lavoratori autonomi, infatti, non sono tenuti perentoriamente a rispettare la scadenza odierna, appunto quella del 7 marzo, a meno che i dati non arrivino ad incidere sulla dichiarazione dei redditi precompilata.

9 MARZO: OPPOSIZIONE ALLA COMUNICAZIONE DEI DATI SU SPESE SANITARIE

La scadenza riguardante l’opposizione alla comunicazione dei dati attinenti alle spese sanitarie sostenute nell’anno d’imposta precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate, per l’elaborazione del modello 730 precompilato, fa il proprio debutto proprio quest’anno. Si può fare opposizione accedendo all’area autenticata del sito dedicato del Sistema Tessera Sanitaria mediante tessera sanitaria TS-CNS oppure con le credenziali Fisconline opportune mante rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. Il contribuente verrà messo in grado di poter consultare l’elenco delle spese sanitarie e così selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi da parte del Sistema Tessera Sanitaria. L’opposizione implica l’eliminazione degli stessi e l’esclusione automatica dei relativi rimborsi.

15 MARZO: FATTURE DIFFERITE

Scade il 15 marzo il tempo utile per le imprese per emettere e registrate le fatture differite sui beni consegnati o spediti nel mese di febbraio e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra cui viene attuata l’operazione, oltre che le fatture riferite alle prestazioni di servizi identificabili mediante idonea documentazione, realizzate nel mese solare antecedente. Si ricorda che la scadenza è valida per i soggetti IVA.

16 MARZO: IVA E IRPEF

Entro il prossimo 16 marzo i contribuenti che liquidano l’IVA mensilmente dovranno versare l’Imposta sul Valore Aggiunto del mese di febbraio. Per quanto, invece, attiene all’IRPEF, la scadenza viene a riguardare il pagamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti a febbraio.

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