Secondo Agipro sono circa 300 i milioni di incassi sconosciuti al fisco, con poco meno di 20 milioni di imposte evase in 607 procedimenti tributari aperti. E’ il bilancio del contrasto alla raccolta di scommesse non autorizzate, svolta negli ultimi 6 anni – fra il 2007 e il 2012 – dai Monopoli in collaborazione con la Guardia di Finanza e le altre forze di polizia. Alcune agenzie sono risultate anche sotto contratto con più di un bookmaker estero. Il mancato incasso dalle tasse non versate sulle giocate senza autorizzazione – riporta Agipronews su dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – è di circa 15 milioni di euro, mentre – grazie anche alla Legge di Stabilità 2011, che ha inasprito le sanzioni sulle giocate dirottate verso l’estero – sono state irrogate sanzioni ai singoli titolari delle agenzie per oltre 4 milioni di euro. Nel 2012 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha effettuato controlli in 284 comuni d’Italia che hanno permesso di rilevare l’attività di 577 agenzie di raccolta scommesse prive di licenza di polizia: i punti scommesse operavano per conto di 26 bookmakers italiani ed esteri, privi di concessione statale.
Gli importi irrogati a titolo di sanzione, rispetto all’imposta evasa, variano a seconda dell’anno: per gli anni d’imposta 2007 – 2010 (in media il 6,5% nonostante la misura prevista per legge pari al 30% dell’imposta evasa) in quanto non era ancora in vigore la Legge di Stabilità 2011, pertanto in molti casi debitamente documentati, non sono state applicate sanzioni. Negli anni 2011 e 2012, invece, la media sale a circa il 100% in quanto la misura prevista per legge è stata aumentata dal 120% al 240% dell’imposta evasa, ed in alcuni casi debitamente documentati, non sono state applicate sanzioni.
E’ vero con il gioco lo Stato incassa ma deve dare la caccia a chi evade anche queste tasse e quindi spende anche. Impiega soldi, persone, conoscenze, banche dati, professionalità per dare la caccia a chi non è in regola. Ma per finta. Ci sono centinaia di migliaia di giocatori clandestini che aggirano in mille modi diversi le regole del gioco. Si parla sempre di cambiare le regole per giocare meno e meglio. Ma se eliminassimo del tutto le scommesse o trovassimo forme di gioco che sovvenzionino esclusivamente la ricerca, le università, la sanità, la scuola, gli ospedali, gli anziani, i bambini, il sociale….?