“La nostra amministrazione”, dice Sergio Ortelli, Sindaco dell’isola del Giglio nell’ ambito della presentazione di progetti destinati alle energie rinnovabili per le isole minori italiane e aree marine protette indetto dal Ministero per l’Ambiente, dal Ministero per i Beni Culturali, dall’Enea e dal Gse, e prorogato fino al 31 dicembre 2013, “pur con tutte le difficoltà burocratiche che rallentano i tempi, cerca di realizzare progetti sul risparmio energetico. Abbiamo affidato il servizio di illuminazione pubblica a Enelsole che adesso gestisce il servizio con una diminuzione dei consumi: dai 100 kw/h annui si passerà a 30 kw/h. C’è un forte interesse per il fotovoltaico, ma per ora sono veramente poche le concessioni autorizzate dalla Soprintendenza, una decina in tutto; questo demoralizza noi, come amministratori, i tecnici, e gli stessi cittadini, che invece sarebbero disposti a investire risorse proprie in questo settore”.“Il fabbisogno energetico dell’isola del Giglio”, prosegue Ortelli, “è modulare a seconda delle stagioni, con forti differenze tra la stagione estiva e quella invernale, la centrale che si rifornisce di gasolio via traghetto, in estate necessita di almeno tre viaggi alla settimana, è quindi auspicabile un progetto che proponga una gestione più efficiente dell’energia” .
“La riapertura di questo concorso internazionale rappresenta per il nostro territorio un’interessante occasione di dibattito“, ha detto Leonardo Marras, presidente della Provincia. “Il Giglio è tra le isole più importanti d’Italia e, in questo momento, quella maggiormente sotto i riflettori di tutto il mondo. Dunque, un progetto di idee che abbia questa isola come protagonista avrà l’attenzione di tutti; soprattutto se si candida a essere un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Questo territorio, infatti, può diventare la punta avanzata di un nuovo modo di intendere la gestione del territorio. E dato che si parla di città smart, potremmo cominciare a parlare del Giglio come isola smart, un luogo che riesce a conciliare le esigenze dei cittadini e delle imprese, grazie all’impiego innovativo della tecnologia nel campo della mobilità, dell’efficienza energetica, dell’ambiente e dell’urbanistica. Questo però richiede scelte precise, in cui gli enti locali siano convinti e consapevoli. E’ necessario programmare momenti di confronto, anche con la cittadinanza e con quanti si dichiarano interessati (sul modello di Agenda 21), per presentare un progetto innovativo che tenga insieme tutti i soggetti istituzionali e privati”.