I contributi PAC (politicha agricola comune) dirette alle aziende agricole saranno anticipate da Intesa Sanpaolo grazie all’accordo raggiunto con Agea, nell’ambito del recente protocollo sottoscritto tra Abi e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF), finalizzato alla definizione delle modalità operative per l’anticipazione dei contributi.
L’accordo segue quello siglato in data 13 gennaio 2016 tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e il Gruppo Intesa Sanpaolo a sostegno dell’agricoltura e delle filiere agroalimentari, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di crescita e di impiego lavorativo a un settore strategico per l’economia italiana.
A firmare l’accordo, che prevede l’anticipazione tramite un finanziamento a condizioni agevolate (2,90%), dei contributi 2016 destinati alle aziende agricole titolari dei diritti all’aiuto (i cosiddetti titoli PAC, era presente il responsabile della direzione marketing di Intesa Sanpaolo, Andrea Lecce.
COSA DEVONO FARE LE AZENDE AGRICOLE
Intesa Sanpaolo è la prima banca italiana a mettere a disposizione delle aziende agricole soluzioni dedicate di credito per favorire l’anticipo dei contributi PAC. Le aziende agricole dopo aver presentato presso un Centro di assistenza agricola (CAA) la Domanda unica per ottenere i contributi, possono richiedere l’anticipazione presso una delle Filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo. Sulla base della richiesta presentata dal beneficiario, la banca anticiperà almeno il 70% dell’importo relativo alle componenti “pagamento di base” e “greening in esenzione”, desumibili dalla domanda unica. La richiesta di anticipazione dovrà essere presentata alla banca entro il 30 luglio di ciascun anno. La durata massima dell’anticipazione non potrà superare i 12 mesi. La banca si impegna a deliberare l’anticipazione entro il termine massimo di 30 (trenta) giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta, completa dei documenti richiesti. In caso di accoglimento della richiesta, il finanziamento verrà formalizzato con la sottoscrizione della contrattualistica in uso presso la banca e senza l’addebito di
spese istruttorie. La platea potenziale dei beneficiari è di oltre 300 mila aziende per più di un miliardo di euro di contributi.