Energie rinnovabili: balza a 25 milioni il fatturatodi Convert (nel 2015 aveva fatturati 10 milioni) nel primo semestre del 2016, grazie al processo di internazionalizzazione e punta a chiudere l’anno con un fatturato consolidato di quasi 50 milioni di euro e un Mol di 9 milioni circa. L’azienda romana è uno dei primi 5 produttori mondiali di tracker, componenti per la movimentazione dei pannelli solari.
Convert Italia, società romana attiva da 35 anni nel settore energetico, archivia il primo semestre 2016 con un fatturato di 25,3 milioni di euro e un margine operativo lordo di 4,2 milioni. Un risultato che si confronta con i ricavi totali realizzati nel 2015 pari a 10 milioni, ed è il frutto del processo di forte internazionalizzazione intrapreso dall’azienda, che oggi si posiziona tra i primi 5 produttori al mondo di tracker, componenti per la movimentazione dei pannelli fotovoltaici. In questo settore Convert detiene un brevetto per il suo prodotto di punta, il tracker TRJ, che, allineando il pannello alla posizione che il sole assume nel corso della giornata, consente una resa superiore del 25% rispetto ai pannelli fissi.
“Si tratta di risultati”, commenta Giuseppe Moro, amministratore delegato di Convert (nella foto di apertura), che premiano gli investimenti e il grande impegno profuso nello sviluppo del TRJ e della tecnologia a inseguimento. Dopo la fine degli incentivi statali al settore fotovoltaico, abbiamo capito che per restare sul mercato avremmo dovuto differenziarci dai competitor, puntando su internazionalizzazione, ricerca e innovazione. Il lavoro è stato duro ma ce l’abbiamo fatta. Ora abbiamo ripreso ad assumere e guardiamo al futuro con ottimismo. Ci aspettiamo di chiudere l’anno con un fatturato consolidato superiore ai 46 milioni di Euro, già contrattualizzati e per l’80% provenienti dall’estero, e un margine operativo lordo di 9 milioni.”. Avendo ceduto il settore “Efficienza Energetica”, Convert si concentrerà sempre più sul core business della produzione e implementazione degli inseguitori monoassiali TRJ. “Una scelta obbligata”, aggiunge Moro, “per aumentare la competitività dell’azienda e entrare in nuovi e importanti mercati, come quello statunitense. Vogliamo crescere ancora e competere con i più grandi player del settore. I numeri attuali ci danno ragione e osservando l’andamento del nostro portafoglio clienti, possiamo guardare con fiducia anche al triennio 2017-2020”.
Tramite la controllata Convert do Brasil Energia Renovavel, l’azienda guidata da Giuseppe Moro è presente anche in Brasile dove, oltre alla sede di Belo Horizonte, ha anche un’area industriale di assemblaggio e settaggio dei sistemi. Proprio quest’anno Convert ha partecipato alla realizzazione del più grande parco fotovoltaico del Paese. Un impianto da 250 Mw (MegaWatt) che si estende nel deserto di Bahia per 650 ettari, quasi quanto 890 campi da calcio. Sempre a Bahia, l’azienda è impegnata nella realizzazione di un nuovo impianto da 100 Mw. La tecnologia brevettata da Convert è stata utilizzata anche in Cile, dove lo scorso anno l’azienda ha partecipato alla costruzione di un parco fotovoltaico da 97 MegaWatt, e in India dove si è appena conclusa la realizzazione di due impianti da 11 Mw, nello stato del Karnataka, e 16 Mw, nello stato di Telangana. Entrambi saranno attivi entro fine 2016.