Rendere più fluido l’accesso al credito è uno degli aspetti più sentiti dalla Pmi perchè troppo spesso costituisce uno dei motivi di fallimento aziendale. Banca CR Firenze e Gucci hanno attivato una collaborazione per rendere più fluido l’accesso al credito bancario per le imprese appartenenti alla filiera del prodotto finito pelletteria Gucci. La collaborazione che si rivolge alle 600 micro e piccole aziende fornitori dell’azienda di moda fiorentina – di cui Patrizio di Marco è il presidente e Ad – , si basa sulla condivisione informativa tra banca e azienda leader di filiera per favorire gli stessi fornitori e subfornitori della filiera di Gucci. Il progetto si propone anche di dare impulso alla crescita di queste imprese in un momento di difficoltà del mercato globale e locale. Grazie all’accordo tra Gucci e Banca CR Firenze – banca di riferimento del gruppo Intesa Sanpaolo sul territorio – per le imprese della filiera Gucc,i verrà valorizzata anche la valutazione della qualità del fornitore effettuata da Gucci. Un esempio del tutto nuovo di collaborazione di cui beneficeranno i fornitori ed i subfornitori di Gucci, compresi quelli appartenenti alle reti d’impresa di cui l’azienda è sponsor.
Il rating qualitativo formulato da Gucci si basa su diversi parametri, tra cui l’affidabilità del fornitore e la qualità delle sue performance, la capacità di rispettare gli standard quali/quantitativi fissati nel contratto di filiera e l’appartenenza ad un indotto produttivo di rilievo. Banca CR Firenze valorizzerà questi aspetti intangibili che costituiscono il primo patrimonio di un’azienda e rappresentano la sua migliore garanzia di successo per il futuro.
Per le aziende subfornitrici interessate all’accordo è prevista un approccio più personalizzato con la Banca, che predispone un unico punto di accesso per tutte le imprese della filiera attraverso il rapporto diretto con i responsabili territoriali di area. L’offerta di Banca CR Firenze prevede inoltre finanziamenti per la gestione del capitale circolante, per investimenti produttivi o per la gestione dell’operatività, con anticipi per finanziamento degli ordini o anticipi su fatture, con tassi di interesse assolutamente concorrenziali. Una chiave nuova del rapporto banca-impresa che inaugura un percorso facilitato e considera anche la possibilità per l’impresa di valutare la propria situazione di bancabilità e impostare con coerenza eventuali interventi finanziari, grazie ad un modello diagnostico di autovalutazione finanziaria e ad uno strumento di simulazione per la valutazione prospettica del rischio messi a disposizione dal gruppo Intesa Sanpaolo.